Suor Elettra delle Dimesse. «Ho scelto di seguire il Signore e assomigliargli nelle piccole cose»
«Se penso alla mia professione semplice, il 4 gennaio, provo una grande emozione e una gratitudine profonda per il dono della chiamata e per la mia famiglia religiosa» racconta suor Elettra Colini, padovana di 29 anni, della famiglia delle Dimesse.
La sua prima formazione spirituale l’ha vissuta in famiglia e nella parrocchia di San Bellino all’Arcella. «Nella comunità parrocchiale ho maturato il desiderio di mettermi al servizio degli altri. Prima con la catechesi, nel consiglio pastorale unitario, in sagra e nel coro. Poi ho sentito una spinta a realizzare la mia vita spendendomi nel servizio e rispondendo a un amore grande che ho capito essere quello di Dio per me. Partecipare al gruppo vocazionale diocesano è stato un passo grande di svolta, perché mi ha fatto maturare la voglia di vedere la mia vita nel progetto di Dio: forse la mia strada poteva essere proprio la vita consacrata». La prima tappa di conoscenza delle Dimesse è del 2018, a casa Pagani a Padova, nel frattempo ha concluso gli studi ed è diventata ministro straordinario della comunione, avvicinandosi così ai malati e alle persone fragili. Ora si trova a Roma e si occupa di progetti con il Centro Astalli. «Rileggendo la mia storia iniziale vedo una pazienza grande di Dio con me e un continuo amore molto vitale che mi ha accompagnato. Pensando alla consacrazione sento amore nei miei confronti e fiducia grande e il desidero è che il Signore possa operare liberamente in me, usandomi come suo strumento. Perché il carisma delle Dimesse? Il nostro fondatore ha proposto come cuore della consacrazione la conformazione a Gesù crocifisso e questo è quello che mi colpisce di più: scegliere se poter seguire il Signore e assomigliare a lui anche nelle piccole cose».