Settimane Sociali a Trieste. Partecipare non è per pochi, tutta la società è sollecitata

Verso le Settimane sociali dei cattolici in Italia Andrea Michieli, uno dei delegati della Diocesi di Padova alla 50a edizione che si tiene a Trieste (dal 3 al 7 luglio), riflette sul tema “Al cuore della democrazia”

Settimane Sociali a Trieste. Partecipare non è per pochi, tutta la società è sollecitata

Si avvicinano le Settimane sociali dei cattolici in Italia, appuntamento giunto alla 50a edizione organizzato e promosso dalla Cei, che quest’anno farà tappa a Trieste dal 3 al 7 luglio. Dopo mesi di studio, incontri e preparazione, i delegati delle diocesi del Nordest si incontrano per la prima volta tutti insieme sabato 15 giugno, ospiti della basilica di Aquileia, per una giornata dal titolo “Partecipare oltre i confini”. «Sul tema della partecipazione, nello specifico come Chiesa, come cristiani che vivono in questo Paese, abbiamo un ruolo decisivo, significativo – mette subito in chiaro Andrea Michieli, delegato a Trieste della Diocesi di Padova per le tematiche del lavoro, dell’impresa e dell’innovazione – Oggi la partecipazione è molto episodica e manca di un raccordo, è tutto estremamente disarticolato. Invece la Chiesa, nella sua dimensione sia pastorale in senso stretto ma anche sociale, credo ancora tenga insieme tanti fili di questo tessuto sociale». Partecipare, promuovere la democrazia come processo vivo e non come traguardo raggiunto: lo spirito di fondo delle Settimane sociali di quest’anno è proprio questo ma poi la vera sfida è attualizzarlo, renderlo pane quotidiano nella vita delle nostre comunità parrocchiali, locali e magari anche politiche. «L’idea è che sulla base delle strutture che abbiamo, diamo una valutazione sulla partecipazione, invece dovremmo provare a capire dove la partecipazione si svolge oggi – chiosa Michieli che, nella vita, è ricercatore presso il Dipartimento di diritto pubblico, internazionale e comunitario dell’Università di Padova – però c’è un rigetto da parte dei cittadini e di tutte le persone che vivono in Italia di entrare a far parte delle organizzazioni. Le organizzazioni sono occasioni per manifestare partecipazione, ma non sono più in sè strumento di partecipazione». Tutto questo inevitabilmente finisce per riguardare anche chi è ai margini del dibattito e non ha la forza o la possibilità di far sentire la propria voce, aspetto al centro anche dell’incontro di questo sabato ad Aquileia. «Le cose che mi hanno colpito maggiormente di queste Settimane – riflette ancora Michieli – sono il tema scelto e il metodo con cui si è approcciato. Il tema della partecipazione mi sembra molto significativo perché non è stato posto come un problema istituzionale oppure specifico, ma è un discorso trasversale che tocca tutti gli ambiti ed è, quindi, un modo di ragionare su come vive la comunità italiana. E per quanto riguarda il metodo, ho apprezzato come si sia voluto avviare un percorso di ascolto e presa in carico dei problemi della società italiana, invece di proporre una tesi precostituita e questo mi sembra un cambio di paradigma significativo: non proporre una mediazione ma, piuttosto, porsi in ascolto di quelle che sono le trasformazioni in atto».

Conclusione il 7 luglio con papa Francesco

Domenica 7 luglio arriverà a Trieste, a conclusione della 50a Settimana sociale dei cattolici in Italia, papa Francesco. Alle 8.30, nel Centro Congressi, incontrerà i partecipanti: dopo il saluto del card. Matteo Zuppi (presidente della Cei) e l’introduzione di mons. Luigi Renna (presidente del comitato organizzatore delle Settimane sociali) interverrà il papa. Alle 9.15, al termine del discorso, mentre i congressisti si trasferiscono a piazza Unità d’Italia, il papa incontra brevemente alcuni gruppi distinti: rappresentanti ecumenici, mondo accademico, migranti e disabili. Alle 10 Francesco parte dal centro congressi in auto scoperta per arrivare alle 10.30 in piazza Unità d’Italia, luogo scelto per la concelebrazione eucaristica, con la recita dell’Angelus. Prima della benedizione conclusiva, il ringraziamento del vescovo di Trieste, mons. Enrico Trevisi. Il programma delle Settimane sociali è consultabile sul sito settimanesociali.it

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