Ritrovare un centro nella vita di fronte a Gesù Eucaristia. La meditazione e la preghiera secondo i nostri missionari in Thailandia
In Thailandia raccogliersi in meditazione viene insegnato fin dalla scuola dell’infanzia. «Ecco perché per i nostri ragazzi (anche buddisti o animisti) non risulta difficile stare davanti al Santissimo di cui percepiscono la “sacralità”»
Una delle attività principali che ha caratterizzato la missione in Thailandia fin dal suo inizio è l’aiuto allo studio e in particolare i convitti per studenti (ragazzi e ragazze) che non hanno la possibilità di accedere alla scuola per motivi sociali o per la collocazione geografica dei villaggi da cui provengono. Un appuntamento che scandisce la vita del nostro convitto Maria Regina della pace di Chaehom, dove abitiamo anche noi missionari, è la mezz’ora di adorazione della domenica sera (prima di cena).
Di solito si pensa alla missione come un “darsi da fare”, mettendo mano a opere sociali e attività di sviluppo economico. Fermarsi, pregare e contemplare non sono certo le prime parole che si richiamano alla mente pensando alla vita missionaria. In un paese come la Thailandia, dove la società è impregnata di buddismo e di senso del mistero e del sacro (anche se ai nostri occhi a volte appare come superstizione), il raccogliersi in meditazione controllando il ritmo del respiro è qualcosa che viene insegnato fin dalla scuola dell’infanzia. Su questo ci fanno da maestri. Ecco perché per i nostri ragazzi (anche buddisti o animisti) non risulta difficile stare davanti a Gesù Eucaristia di cui percepiscono la “sacralità”.
L’adorazione scandita dall’ascolto della Parola, dai salmi e dal silenzio, diventa una pratica che tutti possono apprezzare. Aiuta a ritrovare un centro nella vita e ad aprirsi al mistero profondo delle cose. Il silenzio che sanno creare i nostri ragazzi è davvero invidiabile rispetto al continuo flusso mediatico che agita le acque del nostro cuore.
Un’altra forma di preghiera molto apprezzata fra i giovani thai è la preghiera di Taizè, che con i canti ripetitivi, seguiti da brani evangelici e silenzi, incrocia la sensibilità buddista.
Fortunatamente esistono ancora questi spazi e queste isole di pace dentro una società che si sta globalizzando e sta importando stili di vita fino a qualche decennio fa completamente estranei. I templi buddisti con le loro affascinanti pagode dorate, slanciate verso il cielo, e con gli spazi per la meditazione sono sempre più dimenticati dai giovani, attratti dall’illusione di un benessere materialistico e distratti dai diversi social media sempre più popolari.
Missione in questo contesto è anche mantenere viva questa propensione alla meditazione e alla ricerca della pace interiore, condividendo i beni preziosi della nostra tradizione spirituale, tra cui spicca la preghiera dell’adorazione eucaristica, dove il tempo e lo spazio si fondono abbracciando una Presenza che offre senso a ogni nostra azione.
don Raffaele Sandonà
missionario fidei donum della diocesi di Padova a Chaehom, Thailandia
Apostolato della preghiera: ottobre
Intenzione universale del papa
Preghiamo perché ogni battezzato sia coinvolto nell’evangelizzazione, disponibile alla missione, attraverso una testimonianza di vita che abbia il sapore del Vangelo.
Intenzione dei vescovi
Perché la nostra società trovi e sviluppi forme nuove di promozione e tutela delle categorie più deboli e indifese.
Intenzione per il clero
Cuore di Gesù, missionario dell’amore, sostieni tutti i tuoi ministri, perché possano essere missionari in ogni parte del mondo di senso e speranza.
Opera messe perpetue
Per l’iscrizione alle messe perpetue si richiede un’offerta possibilmente pari all’elemosina corrente per una messa, tramite conto corrente postale n. 146357 oppure bonifico - Iban IT03 Y076 0112 1000 000 00146 357 intestato a Opera diocesana per l’adorazione perpetua, indicando il nome delle persone per cui si chiede l’iscrizione e l’indirizzo dell’offerente per ricevere a domicilio il certificato di iscrizione.