Parroci che (s)cambiano. Don Sandro De Paoli e don Patrizio Bortolini: da Albignasego a Valstagna e viceversa
Don Sandro De Paoli e don Patrizio Bortolini, rispettivamente ad Albignasego e nell’unità pastorale di Valstagna, si sono “scambiati” la parrocchia. Ecco come hanno reagito i laici
Due parrocchie che salutano il proprio parroco e ne accolgono uno nuovo: l’unità pastorale di Valstagna e la parrocchia di San Tommaso di Albignasego vivono questo momento, ma in un modo particolare, perché i due parroci – don Sandro De Paoli e don Patrizio Bortolini – si “scambiano” la parrocchia. Il primo saluta la comunità nella cintura urbana di Padova, dov’era parroco, e lo diventa dell’unità pastorale di Valstagna che comprende Carpanè, Cismon del Grappa, Costa, Oliero e Valstagna; il secondo lascia la comunità in Valbrenta, dove è stato parroco moderatore, per trasferirsi ad Albignasego. «Quando abbiamo appreso questo insolito scambio – confessa Matteo Zonta, vicepresidente del consiglio pastorale di Valstagna – ci siamo chiesti: a cosa serve? C’è stato un attimo di smarrimento perché dopo quindici anni con il nostro parroco non ci aspettavamo questo avvicendamento. Abbiamo creato un bel rapporto con don Patrizio, profondo, di amicizia. Possiamo dire che stavamo bene con il nostro parroco! C’è stata tristezza alla notizia, non certo malumore. Smarrimento, ma anche comprensione per le scelte del vescovo e per l’opportunità che viene data tanto a don Patrizio quanto a don Sandro, che possono nuovamente mettersi in gioco e vivere una nuova esperienza con nuove persone in una comunità diversa». Don Patrizio ha fatto il suo ingresso domenica 8, per don Sandro invece la messa di avvio del suo nuovo incarico è il 15 ottobre alle 16. «Don Sandro – racconta Lorenzo Altoviti, vicepresidente del consiglio pastorale di Albignasego – ci ha rassicurati dicendoci che in don Patrizio incontreremo una persona sensibile, attenta e pronta a dare continuità a quanto fatto finora. Viviamo questo scambio come una opportunità: le comunità hanno bisogno di novità. Siamo sicuri che un nuovo parroco possa giovare anche a chi è più lontano dalla parrocchia che, incuriosito, può avvicinarsi o sentirsi più affine al modo di approcciare del nuovo parroco». Entrambe le comunità sono pronte ad accogliere i parroci e questi a loro volta troveranno un buon terreno su cui iniziare a lavorare. «Don Patrizio – evidenzia Zonta – ha seminato bene e ha raccolto attorno a sé una comunità forte in cui credeva. Ha fatto un ottimo lavoro con i giovani ma ha saputo intessere buone relazioni anche con la società civile». «La parrocchia di Albignasego – afferma Altoviti – è viva e sa affrontare insieme gioie e fatiche, manifesta grande disponibilità e collaborazione nei momenti aggregativi e conviviali come la sagra. E c’è desiderio di maturare a livello di fede per passare da una fede emotiva a una più consapevole».
Si riparte
«Cosa vorremmo affidare al nuovo parroco? La nostra formazione, per acquisire maggiore conoscenza e dimestichezza con la fede e il suo linguaggio. Don Patrizio Bortolini potrebbe aiutarci ad “alzare un po’ l’asticella” della nostra preparazione affrontando temi lasciati in secondo piano» afferma Lorenzo Altoviti di San Tommaso di Albignasego. «Lasciamo a don Patrizio – aggiunge Matteo Zonta dell’up di Valstagna – la genuinità e semplicità della gente di vallata. Don Sandro si sposta da una realtà cittadina a una di paese, ma trova una comunità che ha fatto grandi passi e cambiamenti. Gli affidiamo la nostra unità pastorale, ma anche la buona volontà di ciascuno di noi, il nostro aiuto e le tradizioni tipiche di un paese. Richiamando una metafora calcistica possiamo dire che ripartiamo da centrocampo e riprendiamo la partita con una nuova guida che siamo pronti a sostenere. Fiducia, amicizia e sostegno, vanno a entrambi, a chi ci lascia e a chi arriva. Ci sentiamo fortunati perché, nonostante il calo delle vocazioni sacerdotali, abbiamo ancora un parroco che ci guiderà».