Merlara e Minotte in pellegrinaggio da santa Rita, poi per una settimana la reliquia sarà qui
Sabato 15 e domenica 16 le comunità saranno in Centro Italia. Lunedì 17, l'accoglienza della reliquia a Merlara aprirà una settimana di preghiera e adorazione che si concluderà con le messe di ringraziamento, il 23.
Si parte sabato 15 settembre: destinazione Cascia e Norcia. Ritorno: domenica 16. Questo, in estrema sintesi, il programma del pellegrinaggio organizzato dalle parrocchie di Merlara e Minotte per conoscere Roccaporena, dove santa Rita nacque intorno al 1380, e i luoghi dove ha vissuto e maturato la propria fede: la città di Cascia, il monastero agostiniano di santa Maria Maddalena, ma non solo. Al ritorno, i pellegrini porteranno con sé la reliquia della santa, che il vescovo consegnerà nelle mani del parroco di Merlara, don Lorenzo Trevisan, affinché venga esposta e onorata dalle comunità locali.
«Questo pellegrinaggio e il programma a esso legato – spiega il parroco – sono espressione di una fede profonda nella “santa degli impossibili”, invocata come taumaturga, che esisteva da tempo quando io sono giunto a Merlara, e che si è concretizzata nella costruzione di un capitello a lei dedicato in via Battipaglia, un vero gioiello che i parrocchiani conservano e abbelliscono con grande cura. Nel corso dell'anno, ci sono altri eventi legati alla fede nella santa, come la recita della novena il 22 del mese, e la benedizione delle rose».
Lunedì 17, la preziosa reliquia sarà accolta in chiesa a Merlara. Qui, accanto alla reliquia, sarà posizionata temporaneamente la statua della santa che durante l’anno è alloggiata nel capitello. Tutte le sere, fino al 22 settembre, si celebreranno la novena e la messa alle 20.30 davanti alla statua e alla reliquia. La manifestazione religiosa si concluderà sabato 22 settembre con la processione e la messa prefestiva al capitello di santa Rita alle 18; domenica 23 settembre, la reliquia sarà venerata durante tutte le celebrazioni eucaristiche, prima del saluto e del ritorno a Cascia, il giorno seguente. In caso di maltempo, la celebrazione si svolgerà in chiesa.
«Credo che questa devozione a santa Rita sia una bella manifestazione di fede. L’importante è che non si trasformi in puro devozionismo, come può accadere quando questi sentimenti non vengono gestiti nel modo giusto, e finiscono per debordare e diventare altro. Iniziative come il pellegrinaggio e la venerazione della reliquia sono un modo per tenere viva questa spiritualità, nel modo più semplice e più autentico», conclude il parroco.