Il perdono al tempo del Coronavirus: venerdì 10 aprile, ore 12, diretta Youtube con il vescovo Claudio
Tra i tanti “impedimenti” di questo tempo di emergenza sanitaria c’è, per il cristiano, la difficoltà, se non addirittura l’impossibilità, di accostarsi al sacramento della riconciliazione: la confessione o sacramento della penitenza.
Non sempre, infatti, è possibile assicurare le dovute cautele di distanziamento tra il sacerdote e il fedele e anche le disposizioni sugli spostamenti rendono, ora, più difficile la confessione individuale.
A tal proposito, lo scorso 20 marzo, la Penitenzieria apostolica ha pubblicato una “Nota della Penitenzieria Apostolica circa il Sacramento della Penitenza nell’attuale situazione di pandemia”, in cui si ricorda che «Laddove i singoli fedeli si trovassero nella dolorosa impossibilità di ricevere l’assoluzione sacramentale, si ricorda che la contrizione perfetta, proveniente dall’amore di Dio amato sopra ogni cosa, espressa da una sincera richiesta di perdono (quella che al momento il penitente è in grado di esprimere) e accompagnata dal votum confessionis, vale a dire dalla ferma risoluzione di ricorrere, appena possibile, alla confessione sacramentale, ottiene il perdono dei peccati, anche mortali».
A fronte di un sincero e profondo pentimento è perciò possibile, in questo tempo particolare, ricevere il perdono di Dio, impegnandosi però a vivere il sacramento della riconciliazione non appena la situazione lo permetta.
Per accompagnare la preghiera personale per chiedere a Dio il perdono dei peccati e vivere un serio esame di coscienza, il vescovo Claudio Cipolla, venerdì 10 aprile (venerdì Santo), alle ore 12, guiderà un momento di preghiera, che sarà trasmesso in diretta dal canale Youtube della Diocesi di Padova (http://www.youtube.com/c/DiocesiPadovaVideo), per accompagnare i fedeli a un pentimento sincero e ricevere il perdono dei peccati da Dio, con l’impegno a ricorrere al sacramento della riconciliazione (confessione) non appena l’emergenza dovuta alla pandemia lo renderà possibile.
Fonte: Ufficio stampa Diocesi di Padova