I ragazzi di Azione cattolica dell’unità pastorale Arcella hanno realizzato un “manifesto“ nel quale hanno raccontato l’isolamento
Le paure, le angosce, ma anche i piccoli segni di speranza, la riscoperta di sé stessi e l’assenza delle relazioni.
E poi ancora, il senso di solitudine, i cambiamenti e qualche traccia di bello, perché i lati positivi si possono scorgere ovunque. I propri stati d’animo scritti di getto, una risposta a quel «come stai?» che spesso è mancato quando il mondo era preso a tutelare, giustamente, le fasce più deboli della popolazione. Come hanno vissuto i ragazzi questi lunghi e fermi mesi di lockdown?
C’era una volta la mia pandemia – pensieri interrotti da un ascolto distante è un libricino di oltre 40 pagine autoprodotto dai ragazzi di Azione cattolica dell’unità pastorale all’Arcella. Dai disegni dei bambini delle elementari a riflessioni dei ragazzi delle scuole superiori, queste pagine sono un manifesto di una generazione che ha chiesto in più modi di essere ascoltata: «Si sono resi conto che durante la pandemia, ma anche durante la ripresa a singhiozzo della scuola sono stati solamente riempiti di compiti, senza essere ascoltati fino in fondo – confessa Chiara Miozzo, 23 anni, animatrice del gruppo di 1a e 2a superiore – Ma questo a prescindere dal Covid-19 che in realtà ha solamente accentuato un malessere già esistente. Oberati di esercizi, senza serenità e svago che invece sono necessari, ore e ore davanti a uno schermo senza avere qualcuno con cui parlare, in una situazione in cui bisogna stare a casa per il bene degli altri, è stato per loro pesante».
Sono anni di passaggio, amicizie che si salutano in terza media senza più rivedersi oppure nuovi compagni di classe nel percorso liceale conosciuti solamente attraverso uno schermo. Ma anche i 18 anni festeggiati mesi e mesi dopo, perdendo di atmosfera e di senso. C’è tutto questo nel libro suddiviso in undici paragrafi ognuno rappresentato da un quadro che ne risalta l’argomento come Gli amanti di René Magritte o Assenzio di Edgar Degas. Una proposta fatta da una ragazza così come la copertina del libro, inclusiva e spensierata, disegnata e realizzata da una studentessa.
«Rileggendo i testi ci siamo resi conto che alcuni erano davvero un grido d’aiuto – rivela Elisa De Sandre, 24 anni e animatrice del gruppo di 4a superiore – Non è solo la solitudine, ci sono ragazzi con problemi alimentari accentuati durante l’isolamento che si sono aperti senza filtro. Alcune testimonianze, infatti, sono anonime appunto per dare loro questa fiducia: di fatto sapendo che noi li avremmo letti, in qualche maniera ci siamo avvicinati, alcuni hanno sentito la necessità di parlare, di rompere i confini».
Le prime 200 copie, vendute con offerta libera nell’ultima settimana di maggio sono andate esaurite in pochissime ore. Per questo sono state stampate altre 150 copie che serviranno, nell’insieme, a finanziare i campi estivi. Per info sul libro animatori.up@gmail.com.
Il mercato
Un “mercato dietro l’angolo” con prodotti locali di prima qualità. È la nuova iniziativa che vede animarsi il sagrato della chiesa San Filippo Neri all’Arcella ogni giovedì mattina dalle 8 alle 12.30. Frutta, verdura e altri prodotti agricoli di AcliTerra Padova sono esposti in diverse bancarelle per promuovere il commercio di prossimità, agevolando soprattutto gli anziani e dando loro la possibilità di fare una spesa sostenibile compiendo pochi passi. L’iniziativa è realizzata con il circolo Acli San Filippo Neri.