Festa di san Gregorio Barbarigo. Prete, quale vissuto oggi? La riflessione
Festa di san Gregorio Barbarigo, martedì 18 giugno, per il clero padovano. Verrà proposta una riflessione da parte di Fabrizio Carletti del Centro studi Missione Emmaus
«La Scrittura dice: “Vae soli – guai a chi è solo, perché se cade non ha chi lo rialzi” (Ec 4,10). Quanto è importante questo per il prete: il cammino non si fa da soli! Eppure, purtroppo, tanti sacerdoti sono troppo soli, senza la grazia di un accompagnamento, senza quel senso di appartenenza che è come un salvagente nel mare spesso burrascoso della vita personale e pastorale. Tessere una forte rete di rapporti fraterni è un compito prioritario della formazione permanente: il vescovo, i sacerdoti tra loro, le comunità nei confronti dei loro pastori, i religiosi e le consacrate, le associazioni, i movimenti: è indispensabile che i sacerdoti si sentano “a casa”, in questa grande famiglia ecclesiale». Con queste parole, a inizio giugno, papa Francesco si è rivolto ai partecipanti alla plenaria del Dicastero per il clero. Il tradizionale incontro comunitario dei presbiteri padovani – in occasione della festa di san Gregorio Barbarigo – va nell’ordine di «tessere una forte rete di rapporti fraterni». Che, sottolinea papa Francesco, «è un compito prioritario della formazione permanente». Martedì 18 giugno, quindi, i presbiteri della Diocesi di Padova sono attesi alle 9 nel teatro del Seminario Maggiore. Dopo un momento iniziale di preghiera è previsto l’intervento di Fabrizio Carletti del Centro studi Missione Emmaus sul ministero del preti. Il Centro studi Missione Emmaus, nato nel 2018 con l’obiettivo di accompagnare processi trasformativi in contesti ecclesiali, offre consulenza, facilitazione e formazione a parrocchie, uffici pastorali diocesani, congregazioni e istituti religiosi, associazioni e organizzazioni ecclesiali. I fondatori sono Fabrizio Carletti – impegnato da 20 anni ad accompagnare nei processi di cambiamento rispetto alla missione, alla vita comunitaria, al governo, alla valorizzazione di tutti i battezzati nell’acquisire uno stile e una mentalità sinodale, nel ridefinire percorsi e proposte di evangelizzazione – Roberto Mauri, don Sergio Carettoni e Stefano Bucci (per informazioni: missioneemmaus.com). «L’idea di invitare Fabrizio Carletti – spiega don Giuliano Zatti, vicario generale – nasce da alcuni webinar proposti dalla rivista di spiritualità pastorale Presbyteri, in collaborazione con l’Unione apostolica del clero, sul tema “Così posso ancora fare il parroco. In cammino verso nuovi modelli”. A uno di questi è intervenuto proprio Carletti. Nella mattinata del 18 giugno ci aiuterà a focalizzarci sull’umanità del prete e sul vissuto possibile oggi. Alcune voci di presbiteri, moderate da Luca Bortoli (responsabile dell’Ufficio per le comunicazioni sociali e direttore della Difesa del popolo), reagiranno a quanto emerge: don Sergio Turato (classe 1965, ordinato nel 1981), don Giorgio Bozza (classe 1972, ordinato nel 2002) e don Mattia Francescon (classe 1987, ordinato nel 2012). Le conclusioni saranno a cura del vescovo Claudio. Poi, alle 11.30 nella chiesa del Seminario, celebreremo insieme la messa a cui seguirà il pranzo».
Calendario formativo dell’anno pastorale 2024-25
Si comincia, come da tradizione, con la proposta per i preti in cambiamento (16-19 settembre a Villa Immacolata); poi è la volta dei giorni – dal 30 settembre al 2 ottobre al Cavallino – dedicati ai preti over 65. Tre le giornate di formazione: 21 novembre, 20 febbraio e 15 maggio. I ritiri congiunti si terranno il 5 dicembre e 6 marzo. Per tutti i dettagli: istitutosanluca.org
La tre-giorni dei vicari foranei a fine giugno
Il calendario di proposte pensato all’Istituto San Luca per l’anno pastorale in corso si conclude con la consueta tre-giorni a cui sono invitati i vicari foranei. Sono attesi a Villa Immacolata dal 24 al 26 giugno. «Sarà l’occasione – sottolinea don Giuliano Zatti – per raccogliere loro indicazioni per concretizzare quanto emerso dal cammino del Sinodo diocesano».