Don Giovanni Molon, parroco e padre spirituale del Seminario e di Casa Sant'Andrea. Accanto ai giovani “attingendo” dalla vita parrocchiale
Don Giovanni Molon continuerà a essere padre spirituale dei seminaristi e di Casa Sant’Andrea, ma anche parroco di San Gregorio Barbarigo. La parrocchia auspica che la presenza della comunità vocazionale porti a un maggior coinvolgimento dei “propri” giovani
Parroco e padre spirituale dei seminaristi e dei giovani in ricerca di Casa Sant’Andrea. È un doppio ruolo del tutto inedito per la Diocesi di Padova quello che rivestirà don Giovanni Molon a partire dal 5 ottobre, quando farà il suo ingresso nella parrocchia di San Gregorio Barbarigo all’Arcella. Per don Giovanni Molon, 47 anni, originario di Arlesega, prete dal 2010 e padre spirituale del Seminario dal 2017, è la prima esperienza in parrocchia dopo le collaborazioni festive a Roncaglia e Noventa Padovana. «Molti preti hanno più di una parrocchia – osserva don Giovanni Molon – è ormai normale svolgere insieme compiti diversi. Ma c’è un risvolto positivo: i giovani potranno essere accompagnati da un padre spirituale che è a stretto contatto con una comunità ed è importante. Andrò a trovarli un giorno a settimana, esattamente come facevo prima con i ragazzi di Casa Sant’Andrea quando risiedevo in Seminario». E ancora: «Molti giovani che si interrogano sulla vocazione non provengono più da un contesto parrocchiale strutturato, per cui per loro è utile respirare “aria di parrocchia”». «Grazie alla presenza di Casa Sant’Andrea – confida Fabio Degli Agostini, vicepresidente del consiglio pastorale parrocchiale – decine di giovani, alla ricerca della loro vocazione, parteciperanno alla vita della nostra comunità. Questo potrebbe portare a un maggior coinvolgimento anche dei nostri giovani». Don Matteo Lucietto, della Diocesi di Vicenza, già sperimenta il doppio ruolo che ricoprirà don Molon: oltre a essere padre spirituale del Seminario berico, è parroco in un’unità pastorale: «Il doppio incarico è sia una fatica che una fonte di ricchezza. Quando celebro la messa in Seminario, spesso racconto l’esperienza in parrocchia, che mi aiuta a tenere i piedi per terra e a fornire un accompagnamento spirituale agganciato alla realtà. Allo stesso tempo, l’approfondimento della vita spirituale è una ricchezza anche per il mio ministero di parroco».
Andrea Canton