Caritas. In ogni persona s’incarna il Verbo. Rampon: "Leggiamo le storie con gli occhi della fede e riconosciamo l’azione della Grazia"
Le storie che proponiamo in queste pagine sono buone notizie, sono storie di incarnazione. Le storie sono sempre affascinanti perché raccontano di persone, di valori, di passioni e scoramenti, di amori e di tradimenti, di emozioni e sentimenti, di speranze e delusioni, di fragilità e di forza d’animo e sono capaci di comunicare più di tante teorie, valutazioni, argomentazioni astratte... Tutto si semplifica e si fa chiaro di fronte a una storia.
Le storie hanno sempre lati oscuri e luminosi, raccontano di rotture, ingiustizie, strade sbagliate, scelte non ponderate, ostacoli invalicabili, sistemi amministrativi e burocratici impenetrabili, avvenimenti fortunosi o avversi, opportunità colte o scelte non fatte...
Anche i Vangeli dell’infanzia di Gesù raccontano una storia in cui si evidenziano tutti gli elementi delle vicende umane. E tutte le storie hanno la necessità di essere ascoltate con gli occhi attenti e pieni di stupore della fede. Così come quella di Gesù, il Verbo incarnato del Padre, è una storia di salvezza anche ogni altra storia porta con sé la presenza divina e qualcosa dell’incarnazione del Verbo. L’invito allora è di leggere queste semplici storie e di usare l’immaginazione e di lasciarsi catturare dalla bellezza e dalla forza delle persone che le hanno vissute. Indossiamo gli occhiali della fede, riconosciamo in filigrana l’azione della Grazia. In queste storie (e in tutte le storie), in queste persone (e in tutte le persone) non si fa forse carne il Verbo di Dio?
Lorenzo Rampon,
direttore di Caritas Padova