Azione Cattolica. Anziani e malati meno soli con un tablet
Azione cattolica. In un mese raccolti 12 mila euro, donati 60 tablet a undici ospedali del Triveneto e a varie case di riposo per permettere l'incontro con le famiglie. "Ci siamo fatti veicolo della solidarietà altrui"
L’Azione Cattolica di Padova non si ferma nemmeno davanti al Covid-19. Grazie all’iniziativa di solidarietà lanciata nel mese di marzo sono stati donati ben 60 tablet a undici ospedali del Nordest e ad alcune case di riposo presenti nel territorio diocesano.
«Medici, infermieri e operatori sanitari, che già toccavano con mano la profondità della sofferenza dei malati nei reparti di malattie infettive, o lo smarrimento degli anziani confinati in isolamento nelle case di riposo, hanno pensato a un piccolo gesto per rendere più umane le cure – spiega il presidente diocesano Francesco Simoni – “Ci vorrebbero dei tablet”, ha detto una dottoressa, e a questo pensiero l’Azione Cattolica di Padova ha prestato la sua rete e i suoi canali di comunicazione». L’obiettivo era raccogliere qualche centinaia di euro per fornire gli ospedali presenti in diocesi, «invece la risposta delle persone ci ha travolto, e ci troviamo ora con più di 12 mila euro, quasi 60 tablet in corso di consegna negli ospedali Covid del Veneto a Padova, Verona, Trecenta, Jesolo, Santorso, San Camillo di Treviso, Sacro Cuore di Negrar, Villafranca, Dolo, Belluno e quattro ospedali fuori regione: Rovereto, Trento e Pordenone. Siamo arrivati anche a diverse case di riposo tra cui Merlara, Santa Tecla a Este, Monselice, Alano di Piave e Fonzaso. La grande generosità di chi ha donato ci fa riflettere, e ci impegna a disporre della fiducia riposta in noi con responsabilità altrettanto grande. L’Ac di Padova si è fatta strumento per distribuire il desiderio di bene e solidarietà che era già presente nel cuore di tanti; siamo felici di aver contribuito in piccola parte ad alleviare la solitudine di chi vive questi giorni di prova».
E così, in tempi di gruppi e proposte sospese, l’hashtag #distantimavicini che responsabili e soci hanno diffuso via social network in queste settimane ha preso vita in un progetto attraverso il quale l’associazione ha scelto di continuare a stare vicina ai propri soci e a tutte le persone che in questo momento sono fragili, malate, sole.
«In questo momento – conclude il presidente – tutti sperimentiamo la condizione normale per alcuni dei nostri soci: gli adultissimi. Possiamo davvero apprezzare la loro testimonianza di fede, pur non potendo uscire, nemmeno per la messa a volte. Così come Ac stiamo provando ad aiutare i soci a vivere bene la loro quotidianità, senza aggiungere attività on line a quelle di scuola o lavoro».