Associazione veneta scout cattolici. E dopo cinquant’anni, si riparte con slancio
L’Associazione veneta scout cattolici si è ritrovata domenica scorsa a Vigodarzere per festeggiare mezzo secolo di strada. Ma non è un traguardo
Erano più di 550 alla festa per i cinquant’anni dell’Avsc, Associazione veneta scout cattolici. «Era un piccolo seme di quercia piantato nel lontano 1974. – scrivono gli scout nella lettera con cui invitano amici e familiari alla festa “di compleanno” organizzata a Vigodarzere domenica 15 settembre – Sono passati cinquant’anni e l’albero ha dato i suoi frutti!». «L’essere scout è un sentimento che non abbandona mai chi ne ha fatto parte» ha scritto nel suo messaggio di saluto il presidente Luca Zaia, ricordando il motto che Robert Baden-Powell aveva voluto alla base del movimento scoutistico. «Siamo molto contenti di com’è andata questa giornata di festa insieme – racconta Giulia Santin, capo scout – Oltre a bambini e ragazzi, siamo riusciti a far riunire anche tante persone che non si vedevano da anni e che però hanno condiviso un pezzo importante di vita facendo scoutismo al punto che, quando si si sono accorti che magari qualche vecchio amico non era potuto venire o non era ancora arrivato, si sono organizzati al volo per chiamarlo o andarlo a prendere a casa». Un’esperienza, quella dello scoutismo, che in città è particolarmente sentita. «A Padova abbiamo un’eccellenza scoutistica, se così possiamo dire, che è l’interassociatività: tutte le associazioni di Padova, trovano occasione di confrontarsi, animare eventi e condividere l’esperienza scout insieme». Ecco quindi che alla festa di Vigodarzere erano presenti le altre Associazioni sorelle come l’Agesci Brenta e Collemare, Assiscout Abano, Cngei e Fse. Ha partecipato anche don Riccardo Comarella, ex assistente spirituale, che ha celebrato la messa in rappresentanza del vescovo di Padova. «Lo scautismo è una modalità di educazione non formale che esiste da più di cento anni a livello mondiale e tutte le associazioni hanno gli stessi ideali di fondo – spiega Susanna Paluan, un’altra capo scout – la differenza di Avsc rispetto ad altre realtà scout è che noi da sempre abbiamo coinvolto anche i genitori nell’aspetto educativo dei ragazzi. Coinvolgiamo i genitori non tanto dal punto di vista del metodo scout, perché quello è demandato ai nostri capi che sono formati in proposito, quanto piuttosto dal punto di vista del sostegno ai capi in modo che siano liberi di organizzare le attività con i ragazzi». In gergo questo viene definito “coeducazione”, un modello originale, ma non l’unico, che contraddistingue un’associazione dall’altra: pattuglie, sestiglie e reparti in cui sono organizzati gli scout vedono stare insieme ragazzi e ragazze. «Abbiamo verificato nel corso di questi cinquant’anni che la “coeducazione” è proprio una modalità di apertura civile nei confronti dell’altro sesso – riporta ancora la capo scout Paluan – c’è un grande rispetto anche nel lavorare insieme: prima fai tu, poi faccio io ma siamo uguali. Soprattutto gli adolescenti, poi, sono abituati a crescere all’insegna dello stare e del collaborare insieme». «Una delle cose più belle vissute alla festa di domenica scorsa – le fa eco ancora Santin – è che abbiamo scattato una foto tra genitori, vecchi scout, e i figli che oggi sono iscritti in associazione. È stata una cosa emozionante anche perché molti di loro, dei genitori, si sono conosciuti e fidanzati proprio vivendo l’esperienza scout insieme». Una collaborazione che è cresciuta negli anni come negli anni crescono i ragazzi e le ragazze sulle orme degli insegnamenti del movimento. «Nel libro degli ospiti preparato per raccogliere le frasi che in queste occasioni si scrivono per ricordo – conclude Susanna Paluan – in apertura è riportata la data dell’anniversario mentre, nella parte finale, è impressa una frase di Baden Powell: “Butta il cuore oltre l’ostacolo”. Chi dice questa frase, di solito, o ha un passato scout o l’ha presa in prestito da uno scout e per noi vuol dire molto, cominciando dal ricordarci che ogni giorno facciamo grandi cose».
10 anni del Centro di spiritualità scout di Carceri
Quest’anno ricorre il decimo anniversario dalla costituzione del Centro di spiritualità scout di Carceri, voluto dall’allora vescovo di Padova Antonio Mattiazzo e che è riferimento per Avsc, Agesci e Fse.
Nel 2025, 50° dei gruppi padovani Avsc
Nel 2025 compirà cinquant’anni anche il primo gruppo padovano di Avsc, il Padova 1 di Mortise. «L’anno prossimo cominciano i vari cinquantesimi – spiega Giulia Santin – nel 2026 toccherà invece al Padova 2 di Torre. Nel corso degli anni alcuni gruppi si sono sciolti e ne sono nati di nuovi, però questo 50° anniversario non rappresenta per noi tanto un traguardo, un arrivo, ma semplicemente una nuova partenza».
Catechisti, si chiude ad Aquileia il convegno regionale
Ultima tappa, il 28 settembre ad Aquileia, del convegno che durante tutto il 2024 ha coinvolto in varie tappe i catechisti del Triveneto intorno al tema “Un annuncio che incontra la vita. Riscoprire il battesimo, porta della fede”.