Anniversari di ordinazione. Belle occasioni per festeggiare e per ringraziare il Signore
Il vescovo emerito, mons. Antonio Mattiazzo, celebra – con un folto gruppo di compagni – il 60° di sacerdozio
La festa di san Gregorio Barbarigo è una bella occasione per ricordare gli anniversari di ordinazione presbiterale e ringraziare il Signore. Ma anche per “abbracciare” i preti novelli: don Luca Susana e don Damiano Terzo. Tra i presbiteri padovani che festeggiano il 70° di ordinazione ci sono don Alberto Celeghin, don Lino Minuzzo e don Dante Zenato. Al traguardo dei 65 anni di sacerdozio ci sono don Cavinato Giuseppe, don Corà Germano, mons. Morellato Mario, don Alberto Vallottoo, don Orlando Zampieri e mons. Luigi Paiaro (già vescovo di Nyhaururu in Kenya). Nel gruppo di ordinati nel 1964, che quindi ricordano il 60° di sacerdozio, c’è mons. Antonio Mattiazzo, vescovo emerito di Padova; ma anche mons. Paolo Schiavon, già vescovo ausiliare di Roma. Con loro sono diventati preti don Giorgio Bernardin, don Giancarlo Ceccato, don Giovanni Dalla Rovere, don Giovanni Battista Miazzi, don Ottavio Ongaro e don Giuseppe Padovan. Tra gli ordinati 55 anni fa ci sono don Antonio De Guio, don Roberto Gastaldi Cibola, don Sergio Mercanzin, don Pietro Milan, don Marcello Milani, don Remo Morello, don Romolo Morello, don Gian Carlo Smanio, don Gianni Spagnolo, don Giuseppe Toffanello e don Renzo Zecchin. Numerosa anche la “classe” di presbiteri che hanno raggiunto il 50°: don Roberto Bicciato, don Luigi Bonetto, don Roberto Bonomo, don Danilo Bovo, don Galdino Canova, don Francesco Farronato, don Lino Girardi, don Danilo Miotto, don Francesco Settimo, don Angelo Tinello, don Giuseppe Tonin, don Adriano Vigolo, don Remo Zambon. Sono 25 anni di sacerdozio per don Marco Barcaro, don Simone Bottin, don Sandro Ferretto, don Marco Galante, don Cristiano Marsotto, don Silvano Trincanato, don Gian Marco Vezzaro. Il vescovo Giuseppe Lazzarotto (classe 1942), attualmente residente a Roma, celebra il 30° di ordinazione episcopale. L’appuntamento del 18 giugno è anche un momento per ricordare i confratelli e i diaconi permanenti che sono saliti alla casa del Padre nell’ultimo anno.