Abano Terme. Patronato, che bel posto: si celebrano i 70 anni

Abano Terme Fine settimana di festa per celebrare il 70° di uno spazio molto amato e curato dai parrocchiani. Domenica 30, messa proprio in centro parrocchiale

Abano Terme. Patronato, che bel posto: si celebrano i 70 anni

Fine settimana intenso, nella parrocchia di San Lorenzo ad Abano Terme, nel quale si intrecciano emozioni, ricordi, ma anche idee e speranze per il futuro. Tre giorni di festa, che concludono un mese di eventi e di incontri sul tema dell’educazione in occasione del 70° del patronato. Si inizia venerdì 28 giugno con la serata finale del grest, iniziato il 17; sabato 29, inizia nel pomeriggio l’evento “Vivere il patronato” con i gruppi, una quindicina, che ne fanno parte, e che concludono i festeggiamenti in serata; domenica 30 giugno alle 10, si celebra la messa del 70° in patronato. «Abbiamo scelto di celebrare questa ricorrenza proprio nel centro parrocchiale, anziché in chiesa, per sottolineare l’importanza che questo spazio ha avuto negli anni. Dal lontano 1954, anno della sua inaugurazione da parte del vescovo Girolamo Bortignon, i suoi spazi si sono ampliati, diventando sempre più accoglienti e aperti alle numerose iniziative di socializzazione e di crescita spirituale che si sono sviluppate nel tempo» spiega il parroco, don Alessio Bertesso. Italo Maraspin, un volontario che presta servizio al bar del patronato da ben 35 anni, il patronato l’ha visto crescere e cambiare negli anni. «Ho sempre svolto questo servizio con grande soddisfazione. Ora sono pensionato, ma negli anni in cui lavoravo, prendevo una settimana di ferie per dare il mio contributo alla festa della comunità». Maraspin ha trovato la forza di continuare a offrire il suo servizio per molti anni principalmente per una ragione: «La soddisfazione di mettersi a disposizione degli altri, poiché credo che, quando si vive in una comunità, sia bello ricevere, ma sia altrettanto giusto donare e donarsi. E poi c’è la gioia di vedere bambini e ragazzi che sono felici di crescere nell’ambiente del patronato; c’è la speranza che, imparando i valori che cerchiamo di trasmettere loro, possano costruire un mondo migliore di quello che hanno trovato; c’è la soddisfazione di incontrare persone adulte, che hanno frequentato il centro parrocchiale vent’anni fa, e che oggi mi raccontano quanto siano stati bene qui, e quanto si sentano sereni affidandoci i loro figli». I cambiamenti che sono avvenuti nel patronato sono espressione dei mutamenti della società. «Tuttavia, credo sia importante anche ciò che non è cambiato: i campi di calcio, il bar... I bambini non vengono più a comperare le caramelle con le 50 lire, ma ti fanno emozionare quando ti chiedono: “Quanti ciuccetti posso comperare con 1 euro?». Certe dinamiche sono rimaste le stesse ed è bello raccogliere l’eredità di un luogo che è stato curato e amato da tante persone e che oggi riceve ancora la medesima cura» conclude il vicario parrocchiale, don Stefano Gui.

Il grest

Tra gli appuntamenti per festeggiare il 70° del patronato di Abano Terme c’è la serata conclusiva del grest. Tra gli animatori c’è Arianna Paccagnella, che guida il gruppo di ragazzi di terza e quarta superiore che hanno partecipato al grest. «Ho iniziato a frequentarlo al termine della prima elementare – racconta – Dalla quinta, fino a due anni fa, ho partecipato ai campiscuola. Avendo vissuto esperienze che mi hanno fatto crescere, ho sentito il desiderio di trasmettere la stessa ricchezza agli altri». Dal 5 all’8 agosto, Arianna accompagnerà una quarantina di ragazzi nel camposcuola a Brindisi, dove lavoreranno, in collaborazione con la cooperativa Libera, nei terreni confiscati alla mafia. «Credo sia importante trasmettere loro la soddisfazione di vedere i frutti del proprio lavoro, soprattutto quando questo comporta impegno e fatica. Ritengo che questo sia un messaggio fondamentale per la vita, che dovrebbe guidare sempre le nostre scelte, indicandoci la via migliore per raggiungere un obiettivo».

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