La storia di Covalo
La valle di San Donato, dal nome dell’omonimo oratorio del Covalo, viene menzionata per la prima volta nel 1089 in un documento del duca Liutaldo. Nel 1664 il vescovo Barbarigo concesse dapprima un sacerdote fisso, poi nel 1668 elevò San Donato a parrocchia, acconsentendo all’ampliamento del piccolo edificio.
La valle di San Donato, dal nome dell’omonimo oratorio del Covalo, viene menzionata per la prima volta nel 1089 in un documento del duca Liutaldo.
Allora, come cinque secoli dopo, l’oratorio dipendeva dalla parrocchia di San Giacomo di Lusiana.
Nel 1647 i valligiani, troppo distanti e scomodi dalla parrocchiale, ottennero dal vescovo Correr di celebrare la messa nei giovedì non festivi a San Donato.
Una ventina d’anni dopo, nel 1664, i 250 abitanti della valle si rivolsero anche a Gregorio Barbarigo, da poco nominato vescovo di Padova. Il presule concesse loro dapprima un sacerdote fisso, poi nel 1668 elevò San Donato a parrocchia, acconsentendo all’ampliamento del piccolo edificio.
Nell’Ottocento la chiesa, a cui tra 1827 e 1830 venne affiancato il campanile, risultava ancora scomoda per gran parte dei fedeli.
Negli anni Quaranta venne infine sostituita da una costruzione più ampia e comoda a Valle di sopra.
Terminata nel 1952, questa chiesa sussidiaria fu dedicata all’Immacolata nel 1965. Restaurata la facciata nel 2004, è ancor oggi questa, tra le due chiese, la più officiata. Nel 2007 sono stati restaurati anche gli affreschi del presbiterio di San Donato.