La storia di Caltana
La chiesa è anteriore al 1077, quando i vescovi e messi regi Benno e Odone la presero sotto la protezione imperiale. Era inizialmente una parrocchia povera, dato che i suoi rettori furono fino al Trecento scusati dal pagamento delle decime. Intorno al 1780, fu restaurata mantenendone le forme antiche.
Il primo documento che parla di Cautana (dal nome di persona latino Calptana) è il testamento del doge Partecipazio dell’829.
L’ubicazione nella parte orientale del graticolato romano, di cui rimane traccia in alcuni tratti del tracciato stradale, ne conferma l’antica origine.
La sua chiesa è anteriore al 1077, quando i vescovi e messi regi Benno e Odone la presero, con molte altre chiese e pievi della diocesi, sotto la protezione imperiale.
Sul finire del Duecento la parrocchia, intitolata a san Biagio, era soggetta alla pieve di Arino. Era inizialmente povera, dato che i suoi rettori furono fino al Trecento scusati dal pagamento delle decime. Le notizie storiche ritornano alcuni secoli dopo.
Intorno al 1780, fu restaurata mantenendone le forme antiche.
Il sagrato è invece del 1955, dopo l’interramento dello scolo detto “la Caltana” davanti alla chiesa. Gli scavi archeologici durante il restauro generale della chiesa nel biennio 2005-2007 hanno riportato alla luce tracce di fondamenta di due edifici antecedenti, verosimilmente la prima chiesa, del 10° o 11° secolo, e quella del 15°-16° secolo.