Il Samba triste del Brasile verso le Olimpiadi

Crisi politica, crisi economica, crisi sociale: uno scenario desolante. Potrebbe presentarsi così il Brasile all’appuntamento mondiale con i giochi olimpici che prenderanno il via il prossimo 5 agosto. 

Il Samba triste del Brasile verso le Olimpiadi

Nell’ottobre del 2009, quando il comitato olimpico annunciò che sarebbe stata Rio de Janeiro a ospitare i Giochi del 2016, era difficile immaginare questa situazione. Allora il Brasile godeva di una crescita stabile e milioni di persone erano uscite dalla povertà. Oggi è una nazione in recessione: il prodotto interno lordo l’anno scorso è sceso del 3,7 per cento e nel 2016 dovrebbe contrarsi ancora del 2,9, l’inflazione ha raggiunto il 10 per cento e il governo pensa a un taglio della spesa di 6 miliardi di dollari. 

Poveri meno poveri, ma ricchi sempre più ricchi. E la classe media...

Durante il decennio di Lula presidente 30 milioni di persone si sono emancipate dalla povertà e il salario minimo è aumentato del 7 per cento, così i brasiliani in condizione di povertà estrema sono passati al 9 al 3 per cento della popolazione. Nonostante questo, le disuguaglianze sociali continuano a essere profonde e nascono da un sistema economico in cui la ricchezza si concentra nelle mani dei grandi gruppi economici e così tra ricchi che restano ricchi e poveri che, giustamente, si emancipano, ne hanno fatto le spese i ceti medi abbandonati dalla politica del Pt, il Partito dei lavoratori, che hanno subito recessione e mancanza di servizi di qualità. 

Una crisi figlia del rallentamento della Cina

La crisi generale del Brasile, a detta degli osservatori esperti, origina da quella economica che ha colpito la Cina, principale partner economico del paese, e dal ritorno prepotente della corruzione evidenziato dallo scandalo Petrobas. L’inchiesta è cominciata due anni fa, nel marzo 2014, e coinvolge i dirigenti della compagnia petrolifera di stato Petrobras e le principali aziende brasiliane per le costruzioni e i lavori pubblici (Btp), che hanno formato un cartello per controllare gli appalti e per questo hanno versato finanziamenti illeciti ai partiti della coalizione di governo. 

Corruzione, l'accusa alla politica tocca i vertici stessi dello stato 

L’inchiesta ha coinvolto 54 politici tra i quali il presidente della Camera dei deputati, Eduardo Cunha, il presidente del Senato Renan Calheiros e 34 parlamentari. Adesso l’inchiesta si chiama Lava-Jato (autolavaggio) e per la presidente Dilma Rousseff è stato chiesto l’impeachment, mentre l’ex presidente Lula, nominato ministro dalla Rousseff, si è visto invalidare la nomina dalla magistratura per due volte in quanto considerata strumentale perché sottrae l’ex presidente alla giustizia ordinaria e impedisce un eventuale mandato di arresto. In questi giorni una terza azione della magistratura ha riaperto la situazione e si aspetta la risposta del Supremo tribunale federale mentre è ripartito l’iter del processo di impeachment contro Rousseff. 

La Camera ha deciso di accelerare i tempi per arrivare al voto dell’assemblea entro la fine di aprile e l’ipotesi che la presidente sarà costretta a fare i bagagli sembra sostenuta anche dagli analisti finanziari: la borsa, in questi giorni, sta registrando le migliori performance degli ultimi sette anni. 

Un "veneto" il grande accusatore

Il giudice Sergio Moro, di origini venete, è diventato il volto dell’inchiesta Lava-Jato: la conduce da due anni ed è lui che ha difeso la pubblicazione dell’audio della telefonata tra Lula e la Presidente che lo informava della sua nomina a ministro, e descritto il tentativo di Lula di entrare nel governo come un espediente per sottrarsi al giudice che non può indagare su membri del governo in carica. A chi lo accusa di spettacolarizzare le inchieste, cita il Watergate. 

Olimpiadi, i lavori proseguono

Nel frattempo i lavori per la costruzione degli stadi e delle altre infrastrutture sono in linea con le tabelle di marcia e anche il potenziamento della metropolitana di Rio de Janeiro sarà completato. Così tra colpi di scena, manifestazioni di piazza e lavori in corso ad agosto si inaugura la trentunesima edizione dei giochi olimpici, quella che avrebbe dovuto segnare il riscatto sociale di un paese, ma c’è chi suggerisce di usare come colonna sonora il malinconico Samba Triste, il brano adatto alla fine del Carnevale.

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