La storia del piccolo Boris che insegue “Il richiamo della palude”
L'ultimo libro di Davide Calì e Marco Somà è sospeso tra acqua, terra e cielo, un mondo immaginario che riflette la ricerca interiore di Boris, cucciolo a metà strada tra l'umano e l'anfibio.
Non è un illustrato tanto facile da dipanare nei suoi contenuti Il richiamo della palude, scritto da Davide Calì, illustrato da Marco Somà ed edito da Kite edizioni, la casa editrice indipendente di Piazzola sul Brenta che, proprio in questo periodo, festeggia i suoi primi dieci anni di vita anche con una mostra “The very best of” che espone 25 copertine – sulle oltre ottanta pubblicate – al Coffee box di via Altinate 37 a Padova.
La storia del simpatico mostriciattolo Boris, mezzo umano e mezzo pesce trovato per caso in una giornata di picnic sulla riva di una palude da una coppia che non può avere figli, si dipana raccontando l'inadeguatezza profonda di chi nella vita non si sente “né carne né pesce”, ma senza arrendersi esplora con coraggio anche l'insondabile dentro di sé.
«Credo che Boris nasca dal mio essere sempre stato un pesce fuor d'acqua – chiarisce Davide Calì – Il richiamo della palude è una storia sulle radici, sulle origini e sulla ricerca di se stessi. Sul sentirsi diversi dagli altri e cercare i propri simili. E qui c'è la svolta nella riflessione e nella storia: chi sono i nostri simili? Quelli che ci somigliano?».
Marco Somà immagina il mondo di questo cucciolo mezzo umano e mezzo anfibio sempre sospeso tra l'acqua, la terra e il cielo: Boris lo attraversa in sella a una bici con un cestino di vimini dove si raduna tutto ciò che realmente possiede.
Le pagine poi sono costellate di domande che trafiggono il lettore e lo conducono piano piano alla verità suprema: l'amore di chi ti sta intorno, capace anche di donare una libertà incondizionata per seguire il proprio destino, i propri successi come i propri errori, è l'unica casa che è possibile trovare dentro di sé.
Tra le righe della storia di Boris è facile cogliere una riflessione quanto mai attuale sull'adozione e i “figli del cuore”, sebbene Calì non avesse intenzione di approfondire questo con il suo testo: «Io scrivo sempre storie ad ampio respiro. Il punto della storia non è che Boris è stato adottato, ma che è diverso dai suoi genitori. Puoi esserlo anche se sei figlio naturale, e può ricrearsi la medesima situazione, di rifiuto e ricerca dei propri simili».
L'equivoco dimostra, ancora una volta, quanto gli illustrati siano più dei lettori – di qualsiasi età – piuttosto che di chi li realizza, liberi di appoggiarsi sulle corde interiori di ognuno e vibrare con la medesima intensità di chi legge e rilegge quelle pagine fatate, illustrate con arte e magia.
(Davide Calì e Marco Somà, Il richiamo della palude, Kite edizioni, pp 32, euro 16,00). Acquistalo su Amazon