All'Aurora di Campodarsego “Film e fede” con la storia di santa Veronica Giuliani
Continua la mini rassegna del cinema Aurora di Campodarsego con il film di Valeria Baldan e Giovanni Ziberna Il risveglio di un gigante sulla vita della mistica santa Veronica Giuliani, in programmazione venerdì 3 febbraio alle 21.
La fede va vissuta come amicizia con Dio, libera, gioiosa e totalmente gratuita, proprio come Giovanni invita a fare nel quindicesimo capitolo del suo vangelo. E partendo da qui, il cinema teatro Aurora di Campodarsego, in collaborazione con la parrocchia, continua per altri due venerdì la sua mini rassegna cinematografica “Film e fede. La fede tra passato e presente, tra timore e tremore”.
Dopo aver soffermato l’attenzione sulla speciale relazione tra Dio e la sua creatura, con il film storico Agnus Dei e il drammatico Captain Fantastic ambientato nelle foreste del Pacifico Nord occidentale, la scelta del cinema Aurora per venerdì 3 febbraio, alle 21, è Il risveglio di un gigante, che narra la vita di santa Veronica Giuliani e che è firmato da due giovani registi: la padovana Valeria Baldan e il lombardo Davide Ziberna, allievo di Ermanno Olmi e che venerdì è presente all’Aurora per raccontare la sua esperienza di conversione avvenuta durante la lavorazione del film.
La pellicola di Sine sole cinema, casa indipendente di produzione e distribuzione fondata a Gorizia da Baldan e Ziberna, e dell’associazione Amici di santa Veronica ruota attorno alla mistica del 16° secolo, che ha vissuto quasi l’intera vita nel monastero delle clarisse di Città di Castello, intrecciando un rapporto “faccia a faccia” con Dio che le donò un’ineguagliabile forza interiore e che si tradusse in un’incredibile capacità d’amare.
«Noi crediamo – spiegano i due registi – che oggi santa Veronica sia da riscoprire, che sia tempo per questo “gigante di santità” di risvegliarsi. Quello poi che ci auguriamo con questo piccolo film è che gli spettatori si possano innamorare, come noi, di questa cappuccina che, nel silenzio, nell’umiltà e nel nascondimento, ha toccato le più alte vette del misticismo senza mai perdere la sua dolcezza e grande umanità».
Orsola Giuliani nacque nel 1660 a Mercatello sul Metauro in provincia di Urbino, ed entrò a 17 anni con il nome di Veronica nel monastero delle Clarisse di Città di Castello, dove coltivò il suo eccezionale misticismo culminato con le stimmate a 33 anni. Morì in convento nel 1727 dopo essere stata cuoca, infermiera, maestra delle novizie e badessa. Nulla sapremmo di lei se il suo direttore spirituale non le avesse imposto di trascrivere il suo legame con Dio in un diario curato per trent’anni e che, dopo quasi un secolo dalla morte, fu pubblicato in dieci volumi con il titolo Il tesoro nascosto.
Ma cosa può ancora dire oggi santa Veronica? «In un mondo che sta perdendo la fede – continuano i registi – e che ha smarrito il vero senso dell’amore come dono, questa “gigante di santità”, come la definì papa Pio IX, sta sorprendentemente sorgendo non solo dall’Italia, ma anche e soprattutto dal cuore del Medio Oriente. In Libano la sua figura sta toccando non solo i cristiani e sta aiutando a pasargere la luce della verità e a radicare il messaggio cristiano di pace, tolleranza e convivenza, pur in un contesto difficile».
La rassegna “Film e fede” continua venerdì 10 febbraio con Parola di Dio, la storia di un giovane che tenta di imporre ai compagni di scuola la sua ortodossia estrema. Interviene Umberto Bodon, che cura la programmazione e la gestione dell’Esperia di Chiesanuova. Ingresso unico alle proiezioni: 5 euro. Info: 049-5564088.