Santa Maria di Non, il patronato è pronto. Sarà un polmone per l'intera comunità
Il 17 giugno alle ore 17.30 il vescovo Claudio inaugura il nuovo patronato di Santa Maria di Non. Dopo 25 anni di degrado la vecchia struttura torna a rivivere e a diventare nuovamente centro di aggregazione e di socializzazione per un paese privo di altre strutture, perfino di un bar.
Il 17 giugno alle ore 17 si inaugura il nuovo patronato e la scuola dell'infanzia di santa Maria di Non.
Dopo la messa allo ore 17,30 celebrata dal vescovo Claudio, ci sarà l'intervento del parroco don Loris Zamarco, del consiglio pastorale e del progettista Alberto Ruffato. Quindi sarà possibile visitare la mostra fotografica sui lavori di ristrutturazione e poi trascorrere un momento conviviale in piazza.
«Il nuovo patronato – spiega don Loris - è un elemento fondamentale per una comunità come la nostra che è priva di servizi. È elemento di vitalità, di apertura, quasi una resurrezione. Ma anche uno stimolo a dare avvio a nuova attività. È luogo di aggregazione e formazione sociale, cristiana e religiosa. È luogo aperto ad ogni forma di carità ed è luogo tipico di espressione cristiana».
Sorto dopo la seconda guerra mondiale, fino agli anni '80 ha funzionato a pieno regime per poi pian piano andare incontro a declino. Nel 2009 inizia l'iter burocratico per dare avvio ai lavori di ristrutturazione.
«L'opera è costata 900 mila euro – continua il parroco – Assieme al patronato abbiamo sistemato anche la scuola dell'infanzia con il cappotto esterno, tinteggiatura, sostituzione del tetto, installazione di pannelli fotovoltaici per un totale di 160 mila euro. Sono opere volute dalla comunità».
Il patronato sarà operativo a tutti gli effetti da settembre, ma già da un paio di mesi si sono affiliati al Circolo Noi col nome di “Santa Maria”, a novembre sono state organizzate una castagnata e un pranzo sociale per accogliere nuovi volontari e fare comunità, a maggio una pedalata e il corso Haccp per il bar.
«In paese non c'è molto – specifica Dimitri Pastorello, diacono permanente della parrocchia – qualche anno fa c'era un bar ora diventato pizzeria. Non c'è un punto di ritrovo. Il patronato con il suo bar diventa un legame, un'unione: il caffè permette anche di scambiare due chiacchiere, di fermarsi, di incontrarsi.
Il nuovo patronato offre anche spazi specifici: un salone divisibile in due parti, un soppalco con vetrata anticaduta, una stanza per incontri per una cinquantina di persone. Possibilità di proiettare video. L'attività vera e propria partirà dopo la sagra di Tessara, la domenica di ottobre. C'è l'idea di dare vita ad un progetto di dopo scuola per ragazzi. È tutto da costruire, vorremmo andare incontro alle richieste delle persone più che organizzare qualcosa. Ascoltare cosa chiede la comunità e cercare di dare risposte con iniziative e attività utili».
Un'estate quindi tranquilla quella che la comunità di santa Maria di Non si appresta ad affrontare, in preparazione all'apertura e messa in funzione ufficiale del patronato: non ci saranno quindi grest o attività particolari.
«I ragazzi della nostra parrocchia – conclude don Loris Zamarco – frequenteranno i campi scuola con le comunità di Pieve e di Curtarolo ad Asiago. Ci sarà poi un'uscita di 8 giorni, fra luglio e agosto, per una trentina di anziani vicino ad Andalo».