Il Santuario di Tessara si prepara per l'antica sagra
Prende avvio il 7 ottobre la tradizionale sagra della Madonna di Tessara nel santuario di Santa Maria di Non. Quest'anno il filo rosso della manifestazione è il silenzio, per riappropriarsi del senso vero della festa. Da lunedì 3, santuario aperto tutto il giorno per prepararsi a vivere i giorni di festa nel modo migliore.
Il santuario della Madonna di Tessara a santa Maria di Non si prepara a ricevere ed accogliere i numerosi fedeli che ogni anno prendono parte alle diverse funzioni religiose programmate per la sagra che quest'anno si apre il 7 ottobre e si conclude l'11.
Il programma è intenso: tante le occasioni per raccogliersi in preghiera, riflettere, partecipare ad una celebrazione eucaristica.
Da lunedì 3 a venerdì 7 ottobre, in preparazione alla festa vera e propria, il santuario è aperto a tutti dalle ore 8 alle 22 e ogni sera viene celebrata la messa alle ore 20.30 con uno spirito di ringraziamento, invocazione, liberazione.
«Questi sono i tre aspetti principali – precisa don Loris Zamarco, il parroco di santa Maria di Non – che devono essere la base del senso di partecipazione alla festa. Si viene al santuario per ringraziare la Madonna per una grazia ricevuta, per invocare il suo aiuto e la sua vicinanza e per un senso di liberazione che è proprio della fede. I giorni che precedono la festa vera e propria sono fondamentali per predisporre l'animo alla misericordia».
Sabato 8 si festeggia la beata Vergine con una processione alle ore 19 lungo via Tessara e poi si attraversa l'oasi della via Crucis per arrivare al Santuario e affidarsi alla Madonna (in caso di pioggia la processione è rinviata a lunedì dopo la messa delle ore 19).
Domenica festa solenne con apertura del santuario fino a mezzanotte e venerazione della reliquia nel pomeriggio.
«Quest'anno – continua don Zamarco – chiedo che venga rispettato il silenzio. Il santuario e le funzioni religiose devono essere preminenti. Le giostre, le attrazioni, lo stand gastronomico, le bancarelle sono un contorno, una cornice. Questa è una celebrazione in onore della Madonna e non deve scadere nell'aspetto commerciale. Bisogna quindi riappropriarsi del silenzio per mantenere il giusto rispetto nei confronti del santuario che è il centro degli eventi e anche per ridare valore all'interiorità spirituale».
Martedì 11 la giornata è dedicata ai bambini e agli anziani e ammalati
Al mattino, alle ore 9.45, incontro di preghiera con le scuole di santa Maria di Non e Pieve di Curtarolo. Un'occasione per amalgamare le diverse scuole dell'infanzia condividendo con le maestre aspetti ludici, ma anche spirituali.
Nel pomeriggio invece, dopo il pranzo sociale per la terza età, le funzioni religiose delle ore 15 sono dedicate in modo particolare agli ammalati, infermi e anziani.
«Da alcuni anni ogni giovedì – conclude don Loris Zamarco – c'è l'adorazione eucaristica e poi la messa alla quale vi partecipano circa 250 persone provenienti da tutto il Veneto. È un indice di ripresa e di grande conforto. Anche durante la sagra c'è un'affluenza notevole. Sono tante le famiglie che oggigiorno vivono momenti gravosi per difficoltà di relazione, isolamento e poco dialogo e che si riavvicinano alle celebrazioni e manifestano bisogno di serenità e pace. Hanno bisogno di ritrovarsi anche da un punto di vista spirituale. Durante il periodo della sagra le comunità parrocchiali vengono da diverse parti, anche a piedi. Alla messa delle 5.30 della domenica ci sono oltre 500 fedeli, è un segnale confortante. Quello che chiedono queste persone è ritrovare un ossigeno interiore, c'è necessità di riappropriarsi della dimensione del silenzio».
Il programma della sagra
26 giostre, circa 120 banchi della fiera mercato e una cinquantina di stand dedecati agli hobby: questi i numeri della sagra che accanto al programma religioso propone anche un aspetto più ludico e ricreativo.
La festa entra nel vivo sabato 8 ottobre con la tradizionale processione e affidamento a Maria.
Domenica e lunedì celebrazione della messa in diversi orari nell'arco della giornata: la prima alle 5.30 (domenica) e l'ultima alle 19 (lunedì).
«Accanto alle celebrazioni – interviene Luigino Sabbadin, responsabile della parte ricreativa della sagra – le persone hanno anche la possibilità di mangiare allo stand gastronomico o nella pizzeria con forno a legna, fare un giro alle giostre o alla pesca di beneficenza e visitare la fiera mercato. Un'attenzione, anche nel programma ricreativo, è rivolta a chi soffre o è in difficoltà: venerdì sera infatti, il ricavato della cena viene totalmente devoluto ai terremotati del centro Italia. È stato predisposto un menù a prezzo ridotto, con amatriciana, grigliata mista, dolce e caffè. Nelle altre sere il ricavato della pesca e dello stand gastronomico va a favore della parrocchia. Le attrazioni sono comunque una cornice: è il santuario il centro della festa e tutto deve mantenere un tono rispettoso».
Per i bambini lunedì 10 dalle 14.30 alle 18.30 biglietti agevolati alle giostre, spettacolo con Roberto il clown e truccabimbi. La festa si conclude con i fuochi d'artificio martedì 11 alle 23.