Mortise in festa per la Madonna della salute
Si comincia venerdì 8 settembre con la festa della patrona, ma il cuore della festa della Salute sarà domenica 17 con la messa e il pranzo comunitari. Tra le proposte la mostra "Tre pennellate… comunità in mostra” nella quale vengono presentate immagini e riflessioni sul senso dell’essere comunità.

La parrocchia della Madonna della Salute prende il suo nome dalla festa liturgica della Presentazione della Beata Vergine Maria, celebrata annualmente il 21 novembre, ma è in queste settimane che si anima per la sua festa comunitaria.
«Dal punto di vista delle celebrazioni religiose, la sagra è preceduta da un momento di preghiera – spiega don Bruno Piccolo, parroco della Madonna della Salute – poi la messa delle 18.30 dell'8 settembre e, nella seconda domenica della manifestazione (quest’anno il 17 settembre), nella celebrazione delle 10, abbiamo particolari intenzioni e ricorrenze (per le vocazioni, gli anniversari di matrimonio e altro). A seguire, il pranzo comunitario».
Considerando che i nuovi orientamenti pastorali della diocesi di Padova portano il titolo "Esercizi di fraternità", è stata allestita la mostra "Tre pennellate… comunità in mostra” nella quale vengono proposte immagini e riflessioni sul senso dell’essere comunità. Una proposta che offre spunti concisi, ma efficaci, sull’essere comunità.
Inoltre, di rilievo, nei giorni della festa, è la rappresentazione teatrale di mercoledì 13 settembre alle 21, in cui i giovani della compagnia Teatro 9 mettono in scena un episodio della Grande Guerra, guidati dalla regista Serena Fiorio.
«Quest’anno, come comunità, ci sentiamo ancora più impegnati – tiene a precisare Michela Soave, del comitato organizzatore della sagra – in quanto il ricavato della manifestazione verrà utilizzato per portare a termine i lavori di ristrutturazione e recupero dell’ex cinema parrocchiale. Questi giorni di festa, sono importanti per ritrovarsi come comunità cristiana, condividendo momenti ludici e celebrativi, per riprendere insieme l’anno pastorale».
«A proposito del nuovo anno pastorale – conclude infine don Bruno – proseguiremo il cammino dell’iniziazione cristiana; i nostri giovani saranno coinvolti con il sinodo. Quindi non mancheranno le occasioni per confrontarci come comunità e come singoli cristiani, per corrispondere alla chiamata del Signore a seguirlo nella gratuità, per lavorare nella sua vigna».