Iniziazione cristiana, ecco il tempo della fraternità
È il quarto tempo, quello che corrisponde all'età delle medie, al centro dell'assemblea catechistica di sabato 4 marzo all'Opsa di Sarmeola di Rubano. Meglio, al centro ci saranno loro, i preadolescenti che, ricevuti i sacramenti la prossima Pasqua, inizieranno l'ultima fase del cammino di iniziazione cristiana. L'appuntamento è aperto a tutti gli educatori che seguono ragazzi di questa età. Interverrà Pierpaolo Triani dell'università cattolica.
Una ventata di aria sta per raggiungere sulle comunità della diocesi di Padova. Tra le molte definizioni che si possono adottare per il quarto tempo del nuovo percorso di iniziazione cristiana, questa appare la più efficace. Certo, si tratta della mistagogia, di quella parte di percorso in cui i ragazzi sono chiamati ad approfondire con la vita tutto ciò che nei cinque anni precedenti hanno ascoltato, imparato, interiorizzato. Ma guardato da un’altra angolatura questo quarto tempo si tradurrà concretamente in
decine di ragazzi preadolescenti, che si affacciano alla scuola media, e ricevuti i sacramenti nella notte della prossima Pasqua, chiederanno di essere accompagnati al cuore della comunità, di avviarsi ad assaporare in forma sempre più completa la vita della parrocchia.
E al centro dell’assemblea dei catechisti “Attraversare la preadolescenza” in programma per sabato 4 marzo, ci sono proprio i preadolescenti che da settembre entreranno in questa fase del cammino.
«Questi ragazzi si apprestano ad entrare nella parte conclusiva del percorso di iniziazione cristiana – spiega don Giorgio Bezze, direttore dell’ufficio diocesano per l’annuncio e la catechesi della diocesi di Padova – Sono chiamati a diventare in tutto e per tutto membri della comunità».
Il quarto tempo, come recita il sottotitolo dell’assemblea, si presenta come un’opportunità per tutta la comunità.
«È il tempo della fraternità e proprio per questo la comunità diventa il soggetto primo dell’evangelizzazione, in grado di accompagnare i preadolescenti in questa età delicata che necessita di cure specifiche offrendo loro figure educative. Il preadolescente ha ricevuto i sacramenti, ora ha bisogno di fratelli e sorelle, appunto, che lo aiutino a sperimentare la propria vita spirituale, a mettere in pratica tutto ciò che ha vissuto in precedenza».
Quali sono gli obiettivi principali di questo tempo?
«Di certo l’inserimento nella comunità, ma soprattutto l’approfondimento di quanto i preadolescenti hanno celebrato, in primis la riconciliazione e l’eucaristia, nelle quali ritrovano anche il senso profondo del battesimo e della confermazione. Il tutto in chiave esistenziale: è fondamentale che i ragazzi vivano tutto questo in prima persona».
Come sarà strutturato il cammino?
«Questa è la principale novità dal punto di vista del metodo. Il sussidio che presentiamo all’assemblea non contiene delle schede preconfezionate (anche se qualche esempio è presente), ma accompagna le équipe del quarto tempo – composte da catechisti ed educatori di Ac e Agesci dove presenti – a creare un processo di formazione a misura del gruppo che seguono. Il punto di partenza saranno i 12 temi fondativi condensati in una parola chiave (per esempio: identità, corpo, cibo, scelta, futuro, fragilità, ecc.). Da qui, catechisti ed educatori possono trarre molti significati, individuare le domande fondamentali per i preadolescenti e quindi pensare le esperienze concrete da far loro vivere, che contengano in sé anche una verifica di quanto i ragazzi abbiano compreso».
Catechisti ed educatori hanno quindi una grande responsabilità.
«Certamente. E infatti alla preparazione del sussidio hanno concorso molte voci, dalle associazioni, a un assistente del seminario, fino agli operatori Caritas. La conseguenza principale è che gli educatori Acr e, dove disponibili, gli scout fanno parte integrante della proposta, anche per accompagnare i preadolescenti verso i cammini giovanissimi e Agesci che li vedranno protagonisti al termine dell’iniziazione cristiana».
L’assemblea di sabato 4 marzo (dalle 9 alle 12 all’Opsa di Sarmeola di Rubano) è aperta anche a tutti gli operatori pastorali che seguono i preadolescenti nelle parrocchie della diocesi. Dopo la preghiera con la danza, il programma prevede l’intervento di Pierpaolo Triani, docente di pedagogia presso la facoltà di Scienze della formazione dell’università cattolica di Piacenza, quindi il dibattito e infine la presentazione del sussidio sul tempo della fraternità.