Cibo, ballo e buona musica a sostegno delle attività parrocchiali di Terradura
Dodici giorni di festa caratterizzano la sagra parrocchiale di Terradura di Due Carrare, che quest’anno prosegue fino al 28 agosto. Tra le particolarità, la serata di venerdì 25 tutta a base di lumache grazie all’amicizia nata con il piccolo paese di Casumaro, dove ogni anno si tiene un’importante fiera della lumaca, in occasione del terremoto in Emilia.
La sagra, un tempo, si teneva la prima domenica di ottobre, in occasione quindi della festa della Madonna del Rosario, patrona della comunità e della quale ha mantenuto il titolo.
«A quel tempo a inizio ottobre – spiega Simone Pegge, coordinatore del gruppo di volontari che collaborano per l’organizzazione e la buona riuscita della festa – a differenza di oggi erano già iniziati i primi freddi con le frequenti nebbie e le giornate corte; anche le scuole, che cominciavano proprio il primo di ottobre, poco invogliavano la gente a rimanere all’aperto. Fu così che una quarantina di anni fa l’allora parroco, don Sante Borgato, assieme al gruppo degli organizzatori, decise lo spostamento all’ultima domenica di agosto; in seguito venne aggiunta anche la penultima domenica».
Oggi sono un centinaio i volontari impegnati, a turno, quasi tutte le sere, per servire e allietare il numeroso pubblico che vi partecipa.
La tradizione di svolgere la sagra in agosto è continuata anche con l’arrivo di don Giuseppe Cherubin, da 28 anni parroco della comunità: tre decenni che hanno visto una radicale trasformazione urbanistica che, grazie alla favorevole posizione geografica, ha portato la popolazione a quasi tremila unità.
La lungimiranza di alcuni parrocchiani, proprio trent’anni fa, ha fatto sì che fosse acquisito il terreno che divideva la chiesa dalla scuola dell’infanzia, opera di cui la parrocchia va fiera, e che fosse realizzata la piazza intitolata a don Luigi Bonomo, parroco negli anni Cinquanta. È in questa piazzetta che vengono oggi ubicate tutte le strutture della festa.
La festa di Terradura, visto che cade in agosto, prevede un programma soprattutto ludico: la parte spirituale è riservata alle celebrazioni in onore della Madonna del Rosario nella data della festa, in ottobre
Così chi, nelle serate da giovedì 17 a lunedì 28 agosto, visiterà Terradura, oltre al sorriso e alla simpatia dei parrocchiani troverà soprattutto due cose: buon cibo e buona musica. Lo stand gastronomico, con il variegato menù di piatti locali, ha come specialità il galletto alla brace, servito intero con le patatine fritte.
Inoltre, la triste occasione del terremoto che ha colpito la zona di Ferrara e Modena ha fatto stringere alla comunità una particolare amicizia con il piccolo paese di Casumaro, dove ogni anno si tiene un’importante fiera della lumaca. Questo, da qualche anno, ha permesso di inserire nel menù, con la presenza dei loro cuochi, una serata con piatti a base di lumache: quest’anno è in programma venerdì 25 agosto.
Quanto alla musica e al ballo, il divertimento è assicurato dalla presenza sul palco di orchestre di fama consolidata: la pista in acciaio richiama gli appassionati del liscio, e non solo. Non mancano la pesca di beneficenza e la lotteria, che verrà estratta nel corso dell’ultima serata.
Ogni giorno è inoltre presente uno stand della Caritas che gestisce anche un angolo ben attrezzato di giochi per i bimbi.
«Per la nostra piccola comunità – conclude Pegge – la sagra annuale è anche un modo per raccogliere fondi a sostegno delle opere parrocchiali e della scuola materna. Siamo fieri, con il nostro impegno, di avere contribuito all’ammodernamento della vecchia canonica ricavando un centro parrocchiale che, prossimamente, verrà inaugurato dal vescovo Claudio Cipolla, nonché di avere sempre sostenuto la nostra scuola materna».