Bertipaglia in festa, 90 anni insieme alle suore
Le suore minime del suffragio rappresentano ormai un pezzo di storia importante per la comunità nel vicariato di Maserà. La festa di domenica scorsa ha fatto sentire l'affetto degli abitanti di Bertipaglia alle religiose per la bella relazione che si è creata e per il prezioso servizio svolto alla scuola materna che ha 100 iscritti più 30 al nido.
Una festa davvero per tutti. La celebrazione e ricordo festoso dei 90 anni di presenza ininterrotta delle suore minime del suffragio nella direzione della scuola materna di Bertipaglia, è stata un'occasione per tutta la comunità di ritrovarsi attorno a un pezzo di storia del paese che è sempre stato anche fulcro di fede e di educazione.
La festa, che si è svolta domenica 25 ottobre, è stata di fatto conclusione di un percorso di riflessione e approfondimento sul carisma dell'ordine e sul servizio svolto. Per cinque settimane sul bollettino parrocchiale è uscita a puntate la storia di questa presenza; e i bambini della scuola materna e del nido, i loro genitori, come pure i ragazzi della catechesi sono stati invitati a produrre disegni che hanno abbellito la chiesa.
Nei giorni precedenti la festa, oltre a una serata sulla figura del fondatore, il beato Francesco Faà di Bruno, la comunità ha pregato attorno all'eucaristia. La scuola materna di Bertipaglia è stata voluta dall'intraprendenza di don Gottardo Bellan, pastore della comunità per ben 31 anni. Venne costruita sul terreno parrocchiale con il contributo personale di questo sacerdote, della popolazione e del conte Petrobelli che così onorò la memoria del proprio figlio Tonino di 12 anni, morto il 5 luglio 1924 a causa di un tragico incidente e al quale venne titolata.
«Questo – racconta don Matteo Ragazzo, parroco attuale – è da novant’anni un luogo fondamentale per l'intero paese e la comunità di Bertipaglia: spazio privilegiato educativo e di crescita comunitaria, spirituale e pastorale». Sono 100 attualmente i bambini iscritti alla scuola materna, 30 al nido. Sono seguiti da tre religiose e da maestre laiche, con grande coinvolgimento e collaborazione dei genitori. «La presenza delle suore rappresenta davvero un valore aggiunto – sottolinea il parroco – Sono un punto di riferimento importante per la gente, dal punto di vista della fede ma anche della disponibilità all'ascolto, accoglienza e servizio. Le religiose qui si dedicano completamente al paese e non solo ai bambini e alle loro famiglie!».
Ed è proprio in quest'ambito che si traduce l'impegno e il carisma delle suore minime del suffragio che hanno come regola di vivere il “pregare (le anime del purgatorio), agire e soffrire”. Suor Liduina Zaggia, da 15 anni è a Bertipaglia come direttrice della scuola. «Per me essere religiosa in una scuola significa innanzitutto sforzarmi di essere una presenza importante per i genitori, di accogliere ed educare i bambini al senso religioso e insegnare loro a pregare. Il nostro scopo è di testimoniare con la nostra vita ogni giorno l'amore di Dio verso ogni uomo, grande e piccolo».
Occuparsi dei piccoli e incontrare gli adulti significa essere attente ai problemi che stanno vivendo. «Anche solo ascoltandoli e offrendo conforto – sottolinea la religiosa – Questo nostro dare è però soprattutto un ricevere! Ci sentiamo infatti davvero accettate e volute bene dalla nostra comunità, riconosciute nel nostro ruolo e accolte come parte di loro. C’è una grande e bella collaborazione a tutti i livelli!».