Bertipaglia, famiglie in montagna per confrontarsi sulla fragilità
Quest’anno il nostro “Spazio prolungato cuore” ha portato le famiglie di Bertipaglia – una dozzina quelle che hanno partecipato al weekend a Lastebasse-Fiorentini dal 21 al 23 luglio – a riflettere sul tema della fragilità. Con un ospite speciale.
Guido Marangoni è il papà di Anna, una bambina con sindrome di Down, e con la moglie Daniela ha trasformato questa difficile, e a tratti dolorosa, esperienza in una occasione per raccontare nei social, con leggerezza, ironia e umanità quanto la figlia in realtà sia straordinaria.
La pagina di Facebook “Buone notizie secondo Anna” è diventata così un potentissimo strumento per incontrare, sostenere e accogliere altre famiglie con lo stesso “X factor”.
Avete presente quelle immagini, quelle “ambivalenti”, ambigue... quelle che se guardi da una parte vedi un soggetto (per esempio una vecchia befana) mentre se cambi prospettiva vedi tutt’altro (il profilo di una bella ed elegante signora)?
Ecco la riflessione di Guido ci ha aiutato proprio a cambiare sguardo, cioè a vedere le nostre fragilità ovvero quello che noi, a una prima occhiata, percepiamo come un limite, una carenza, una povertà, da una prospettiva nuova e inaspettata.
E allora le nostre debolezze diventano punti di forza, l’elemento X diventa quel fattore particolare che ci rende speciali e unici, perché ci dà la possibilità, o forse ci costringe a tirare fuori il meglio e il grande da noi stessi e dall’altro.
La parte di noi più fragile va custodita, va maneggiata con cura, rispetto, delicatezza e amore.
Bisogna starci in compagnia con le fragilità perché solo così si impara a guardarle dalla parte giusta, quella che le fa diventare strumenti di incontro con l’altro.
È proprio nella piccolezza che si nasconde la potenza dell’amore (e i nostri figli ci obbligano e ci allenano a fare questo passaggio)! Dio stesso si incarna nell’imperfetto, nel fragile, nel precario per fare dell’uomo il luogo stesso della salvezza.
Non solo gli adulti, ma anche i ragazzi (grandi e piccoli) si sono lanciati nella scoperta del proprio “X factor”, che rende fragili, che spaventa ma che alla fine ha il potenziale per trasformarci.
Questo “fattore X” può diventare il fattore di moltiplicazione dell’amore, ciò che può illuminare il mio e altrui percorso (uno dei simboli del week end era la lanterna). È stato davvero bello e arricchente vedere anche i ragazzi “giocare” con i propri limiti, rompere le proprie paure e trasformarle in “preziosi” vasi aggiustati o in slanci per spiccare il volo.
Un tema davvero ricco e sfidante, che ha aperto molte porte e altrettanti spazi di riflessione per continuare il nostro percorso di crescita personale e di coppia, dentro alla comunità.
gruppo famiglie “Momento cuore” di Bertipaglia