A Baone conclusa, con buoni frutti, la fraternità giovani
Il gruppo giovani di Baone ha concluso un'esperienza di crescita vissuta nella canonica fra attività, preghiera e servizio reciproco all'interno della casa. Una crescita passata anche attraverso gli inevitabili piccoli scontri quotidiani e il bisogno di dire sempre la verità, anche se fa male. Chiusa la fraternità, sono in fase di organizzazione incontri mensili nelle case delle famiglie bisognose.
Noi del gruppo giovani di Baone abbiamo appena terminato la nostra terza esperienza di fraternità, una settimana in cui abitiamo assieme ai nostri educatori e al parroco nei locali della canonica.
Vivere la quotidianità nella comunione tra fratelli è un’esperienza di gioia e crescita che comprende la condivisione di attività, la preghiera quotidiana e il servizio reciproco. Riscoprire insieme questi aspetti importanti della vita ci arricchisce, ci permette di sperimentare l’amore di Dio tra le persone che ci circondano, ci aiuta a scoprire la bellezza che si nasconde in ognuno dei nostri compagni, ci spinge ad apprezzare i piccoli momenti della giornata e a sentire in noi il desiderio di prestare il nostro aiuto per contribuire, nel nostro piccolo, al buon funzionamento della casa.
L’esperienza di crescita avviene, oltre che tramite i momenti positivi, anche grazie agli inevitabili piccoli contrasti che costellano la vita quotidiana, che ci aiutano a imparare a riconoscere i nostri limiti e le nostre debolezze. Pur restando la gioia dello stare insieme, si incontra anche la fatica del crescere insieme dicendosi la verità anche qualora facesse male.
È un incontro con la verità delle relazioni ed è proprio questo il bello perché ci insegna a volerci bene e a crescere. Quest’anno, perché il nostro fosse uno spirito di fraternità vero e totale, abbiamo deciso di portare la nostra gioia anche all’esterno e di condividerla con le famiglie che ne hanno bisogno. L’esperienza di portare servizio in queste case è stata per noi il momento centrale della settimana!
Vedere come basti poco per rallegrare lo spirito e dare sollievo nella preghiera a chi si trova in situazioni di solitudine o difficoltà è stato per noi molto importante, al punto tale che gli scopi del progetto si sono quasi capovolti: non solo da parte nostra abbiamo portato gioia in altre famiglie, ma soprattutto siamo stati noi stessi a ricevere dei magnifici doni, esempi di vita, di fede e di amore che ci hanno commossi. Per continuare a sperimentare la bellezza del servizio per gli altri, stiamo cercando di organizzare mensilmente incontri nelle famiglie bisognose, in modo tale da far sì che la gioia che abbiamo portato continui a fiorire.
Giovanna Marin e gli educatori della fraternità