La riserva di Bosco Nordio: un tesoro naturale da scoprire
Fra i veri e propri tesori naturali che la nostra regione preserva tramite la sua azienda Veneto Agricoltura, un posto particolare lo merita la riserva naturale Bosco Nordio in quel del comune di Chioggia, che proprio quest’anno festeggia l’anniversario dei 45 anni di gestione. Qui il bosco è presente da mille anni ed è oggi rappresentato da una densa lecceta che ospita molte specie rare ed è aperto alle visite accompagnati dalle guide ambientali della riserva.
Il Bosco si estende per 113 ettari su un antico cordone dunoso retrocostiero parallelo al tracciato della statale Romea che da Chioggia va verso Ravenna.
Qui il bosco è presente da mille anni ed è oggi rappresentato da una densa lecceta intervallata da macchie di querceto e da qualche area di pineta.
La gestione della riserva è possibile soprattutto grazie a finanziamenti europei. L’anno scorso un progetto finanziato dalla Comunità europea e realizzato anche a Bosco Nordio è stato selezionato tra i 19 migliori progetti per le aree naturali europee.
«Una grande soddisfazione – conferma Federico Vianello dell’unità complessa riserve e aree naturali protette – per un’area tutto sommato non molto grande, ma comunque tutelata a livello europeo come sito di importanza comunitaria e come zona di protezione speciale. La riserva ospita numerose specie vegetali e animali rare, tra cui tassi, volpi, molti uccelli e soprattutto anfibi e rettili (tra cui la tartaruga palustre e quella di terra). Ma l’animale simbolo è senz’altro il pelobate fosco: un piccolo rospo in via di estinzione in tutta Italia, che a Bosco Nordio viene fatto riprodurre in condizioni protette allo scopo di creare una popolazione sufficientemente grande e in grado di mantenersi autonomamente e soprattutto di espandersi».
È per queste sue importanti valenze naturalistiche e per la dotazione di infrastrutture che ne favoriscono l’utilizzo che la riserva svolge un importante ruolo come centro di ricerca ecologica applicata.
Sono, infatti, numerosi gli studenti universitari di scienze naturali, forestali e ambientali delle università di Padova, Venezia e Bologna che qui svolgono il loro tirocinio e spesso anche la tesi di laurea. Oltre a ospitare esercitazioni universitarie, l’area è visitata da molte scolaresche delle primarie e secondarie che trovano accoglienza nel piccolo, ma ben attrezzato centro visitatori.
Per le scuole e per tutti i gruppi, la visita è possibile esclusivamente con l’accompagnamento di una guida ambientale.
Per questo, Veneto agricoltura si avvale della cooperativa Hyla di Chioggia cui rivolgersi per le prenotazioni: Hyla scarl, piazza Italia 21, Sottomarina (Venezia), 339-8389925 oppure hyla_coop@libero.it