Indagine "Crescere": quindicenni sempre più digitali e connessi
Si è conclusa la quarta annualità della ricerca che la fondazione Zancan ha avviato nel 2013 per lo studio del benessere dei ragazzi dagli 11 ai 18 anni. Interessanti gli sviluppi emersi ora a quindici anni quando si entra nel percorso di studi superiore.
Sono sempre più connessi. Imbevuti, spesso 24 ore su 24, nel loro mondo virtuale di chat, videoclip, brani musicali. Eppure per essere felici al primo posto mettono gli amici, al secondo la famiglia e l’amore in senso generale che consolidano l’autostima e la percezione che hanno di sé. È questa una prima e sommaria fotografia scattata sul campione di mille adolescenti tra i 15 e i 16 anni dalla quarta annualità di “Crescere”, l’indagine longitudinale curata dalla fondazione Zancan, con il contributo della Cariparo e dell’Ulss 6 Euganea e in collaborazione con le fondazioni De Leo e Girolamo Bortignon per l’educazione e la scuola.
L’obiettivo dello studio, cominciato nel 2013 e che si concluderà dopo sette anni nel 2020, pur nella sua semplicità e chiarezza è ugualmente sfidante: capire come crescono i ragazzi dagli 11 ai 18 anni in momento cruciale come il passaggio dall’infanzia all’adolescenza, proiettati verso la vita adulta e in un contesto sociale complesso e altamente digitale anche solo rispetto a dieci anni fa.
In Italia. È la prima ricerca di questo tipo effettuata su questa specifica fascia d’età nel nostro paese ed è per questo che di ostacoli ne ha trovati e ne trova parecchi nel corso del suo svolgimento. Ma le sta dando ragione il basso tasso di abbandono del campione che si assesta sul 20 per cento in quattro anni rispetto all’annuale 20 per cento per gli studi longitudinali in generale.«Abbiamo puntato molto sulle motivazioni date a genitori e insegnanti coinvolti – ammette Tiziano Vecchiato, direttore della fondazione Zancan – Inoltre, quest’anno il campione si è ampliato da 400 a mille studenti, grazie all’ingresso di otto istituti superiori (licei, istituti tecnici e professionali) delle province di Padova e Rovigo».Di recente la Zancan ha avuto l’opportunità di presentare “Crescere”a Honk Kong di fronte a una platea di occhi a mandorla curiosa e interessata:«Una soddisfazione – commenta Vecchiato –ma anche una buona occasione per comprendere quanto le società orientali alle prese con un forte cambiamento sociale, siano interessate allo sviluppo e al benessere dei loro giovani».
La quarta “onda”. I dati dell’ultimo anno rimangono in linea con i precedenti anche se lentamente si sta delineando un panorama differente rispetto ai primi anni quando a essere sotto la lente d'ingradimento erano ragazzi dagli 11 ai 14 anni.«Complessivamente continuano a stare bene dentro all’alveo familiare – spiega Giulia Barbero Vignola, ricercatrice responsabile di “Crescere” – ma le percentuali sono in calo progressivo. A 12 anni avevamo assistito a un’esplosione di positività,invece il passaggio dalla scuola primaria di secondo grado alla secondaria rappresenta un vero discrimine in termini di serenità, poiché nei ragazzi aumenta il carico di studio e responsabilità che vanno a incidere sì su una maggior consapevolezza di sé,ma soprattutto dei propri limiti legati ai primi insuccessi».
Il punto di forza. Per i quindici-sedicenni resta, comunque, la famiglia la condizione indispensabile per il proprio benessere, sebbene si marchi notevolmente il differenziale tra la figura materna, più aperta al dialogo, più comprensiva e maggiormente attenta nei confronti dei figli, rispetto a quella paterna con cui risulta più difficoltoso dialogare, esprimersi su cose che preoccupano realmente.«Per quasi la metà del campione parlare con il padre risulta difficile – continua Barbero Vignola – se non addirittura molto problematico. Il legame con la madre, invece, è più forte e radicato, c’è meno imbarazzo a parlare delle proprie difficoltà. Inoltre,le situazioni di instabilità familiare, legate a motivi economici o a separazioni,sono molto più frequenti negli istituti professionali (22 per cento) rispetto ai tecnici e ai licei dove la percentuale si assesta intorno al 13 per cento. Anche la qualità del dialogo e il supporto che i ragazzi percepiscono dalla famiglia si registrano con indici inferiori negli istituti».
Sempre più social. Cresce progressivamente con l’età l’utilizzo della tecnologia e, in particolare dello smartphone. Il 70 per cento dei quindicenni intervistati guarda la tv tutti i giorni, solo il 2 per cento dice di non guardarla mai; la totalità, invece, (98 per cento) possiede un telefonino e il 93 per cento si collega a internet quotidianamente.«I ragazzi – commenta la ricercatrice della Zancan – non sanno quantificare bene quanto restano connessi: affermano dai 5 minuti alle 24 ore al giorno.Il 37 per cento naviga libero, senza limiti di tempo o restrizioni da parte dei genitori». Quasi tutti usano whatsapp per comunicare (96 per cento), Instagram (72 per cento), Facebook (50 per cento) e a seguire Skype, Snapchat, Google+...
Il convegno di martedì 14 novembre
I dati della quarta annualità dell’indagine “Crescere” vengono presentati nel convegno “Adolescenti in crescita tra virtuale e nuove povertà” di martedì 14 novembre, dalle 15.30 alle 18.30 nella sala convegni del palazzo Monte di Pietà di piazza Duomo 14 a Padova.
Dopo i saluti introduttivi, si entra nel merito dell’indagine con la presentazione dei risultati dello studio longitudinale giunto alla quarta annualità. Giulia Barbero Vignola, ricercatrice della Zancan, interviene sulle relazioni dei ragazzi in famiglia, sul tipo di povertà in cui sono coinvolti, sul bullismo, sull’utilizzo delle tecnologie e sulla loro autostima; Elisabetta Crocetti, ricercatrice di psicologia sociale all’università di Bologna, sui rischi e le opportunità degli adolescenti; Maurizio Schiavon dell’Ulss 6 affronta il tema degli effetti dello sport e dell’attività fisica sullo sviluppo dei ragazzi. La seconda parte è dedicata al confronto tra esperti, docenti e alcuni dirigenti scolastici coinvolti nell’indagine “Crescere”. La partecipazione è gratuita, ma serve confermare la presenza (049-663800).