Furti e rapine, mai così tanti dal 2008 in provincia di Padova

Sono 1.165 gli atti criminosi contro le attività economiche censiti in provincia di Padova nel corso del 2014, 112 in più rispetto al 2013. Nessuna area è immune dal fenomeno, anche se i più colpiti, in numeri totali, sono sicuramente Padova e i comuni della cintura con ben 787 atti censiti (+67) rispetto al 2013, ma non sono immuni neanche l’Alta padovana o l’area del Conselvano e Piovese. I dati dell’osservatorio Confesercenti.

Furti e rapine, mai così tanti dal 2008 in provincia di Padova

«I dati raccolti dall’Osservatorio Economico della Confesercenti confermano la tendenza del 2013 – dichiara Nicola Rossi, presidente Confesercenti – ma con una impennata di piccoli furti nei negozi (47,6 per cento) e nei bar (20,5 per cento). Per quanto riguarda i singoli settori abbiamo in crescita i bar (+25) i negozi di abbigliamento (+33) le farmacie le tabaccherie, i ristoranti e le attività turistiche, spariscono i furti nei confronti dei negozi compro oro. Ad entrare in azione sono soprattutto piccole bande sia straniere che italiane o in alcuni casi addirittura ladri solitari. Alcuni soci parlano di una sorta di criminalità viaggiante, che rimane nel territorio qualche settimana, compie furti e poi sparisce. In molti casi, soprattutto per gioiellerie e abbigliamento si tratta di furti su commissione».

I dati dell’Osservatorio provinciale della Confesercenti non si basano sulle denunce presentate agli organi di polizia ma sono il frutto di indicazioni e segnalazioni che arrivano da una rete di commercianti (28 distribuiti in tutto il territorio della provincia) che raccolgono le notizie direttamente dal territorio. La risposta delle forze dell’ordine si è dimostrata all’altezza della minaccia con un crescente numero delle persone denunciate per avere compiuto il crimine e numerosi interventi sia di prevenzione che di denuncia. Purtroppo, nonostante questa efficienza, cresce l’allarmismo tra i cittadini e tra gli imprenditori.
«La situazione di crisi economica diffusa si fa sentire in modo pesante, ed è indubbio che in molti casi i tentativi di furto ed i furtarelli sono opera di sbandati senza arte e ne parte ma proprio per questo particolarmente pericolosi. Non ci stancheremo mai – continua Rossi – di raccomandare ai nostro associati l’adozione di misure di prevenzione (sistemi di sicurezza, video sorveglianza, allarmi, porte e finestre allarmate, accordi con istituti di vigilanza ma anche presidi di amici e di vicini) come al pari continueremo ad invitare a evitare il possesso e l’utilizzo di armi, cosa che si è sempre dimostrata essere drammatica».

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Fonte: Comunicato stampa