Sport, presentato il vademecum “La tutela dei diritti dei minorenni”
Rivolto a tecnici e dirigenti sportivi analizza lo stretto legame tra la pratica sportiva e il benessere dei minori. E' promosso dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri insieme ad Agia e a Sport e Salute
Ieri è stato presentato a Catania, nell'ambito di Fiera Didacta Italia, il vademecum “La tutela dei diritti dei minorenni nello sport” rivolto a tecnici e dirigenti sportivi. Presentata inoltre dal Dipartimento e da Indire un'iniziativa di formazione online per docenti e tutor sportivi. Il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, insieme all'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza e alla Scuola dello Sport di Sport e Salute, mette a disposizione dei tecnici e dei dirigenti sportivi un Vademecum per accompagnarli nella loro attività a sostegno del percorso di crescita dei minorenni impegnati nelle attività sportive. Il documento, redatto con il coinvolgimento di numerosi esperti, affronta undici tematiche attraverso le quali analizza lo stretto legame tra la pratica sportiva e il benessere del minorenne, anche in considerazione dei diritti universalmente riconosciuti dalla Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
A illustrare il Vademecum, ieri pomeriggio a Misterbianco (Ct), è stata l'Autorità garante per l'infanzia e l'adolescenza (Agia) Carla Garlatti, la Dirigente del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, Stefania Pizzolla, la professoressa Adriana Bonifacino, membro del cda di Sport e Salute S.p.A., in occasione del seminario 'Yes - Youth and education + Sport - Diritto allo sport per minori'.
Il volumetto di 55 pagine è stato redatto con il coinvolgimento di numerosi esperti. "Il Dipartimento per lo Sport sta attuando una strategia di promozione e tutela dei minorenni- dichiara il Capo dipartimento per lo sport, Michele Sciscioli- di cui sono parte integrante il corso di formazione e il vademecum. La formazione è ideata all'interno del progetto “YES, YOUTH & EDUCATION + SPORT - Diritto allo sport per minori” che si rivolge agli operatori scolastici e sportivi, insegnanti e tecnici, formatori e allenatori, mentre il Vademecum è nato dalla volontà di sostenere soprattutto gli allenatori e fornire loro uno strumento base per la gestione di tutte le situazioni che potrebbero vedere il soggetto di minore età coinvolto in circostanze difficili per le quali è richiesto necessariamente l'intervento di un adulto. Auspico che entrambi siano degli strumenti utili per divulgare conoscenza, formazione e aumentare le professionalità. Dobbiamo continuare a lavorare sinergicamente con gli altri protagonisti del mondo dello sport e della tutela dell'Infanzia, per garantire a tutti i giovani di praticare lo sport e di farlo in sicurezza".
L'Autorità garante Carla Garlatti afferma che "l'articolo 31 della Convenzione di New York del 1989, pur non enunciando espressamente un diritto allo sport, riconosce a bambini e ragazzi quello al gioco e alle attività ricreative. La pratica sportiva rappresenta per bambini e adolescenti un'opportunità, in ambiente protetto, di svago, di condivisione con i pari, di educazione, di sviluppo armonico, di riabilitazione, di inclusione e, nelle situazioni di disagio, anche di riscatto sociale. Il mio auspicio è che queste pagine consentano di trovare stimoli, riferimenti e risorse utili a chi ogni giorno opera in ambito sportivo, permettendogli di non sentirsi solo nell'affrontare fenomeni come bullismo, razzismo, uso di sostanze proibite, abusi e violenze. I tecnici, oltre a trasferire competenze sportive, trasmettono anche valori educativi: con il loro impegno quotidiano rappresentano un punto di riferimento e una fonte di ispirazione per i giovani atleti".
Per Adriana Bonifacino, consigliere di amministrazione di Sport e Salute SpA, "non c'è un solo punto del vademecum che non sia, aldilà della valenza generale, strettamente collegato allo sport. L'attività sportiva ha effetti diretti sul benessere dei ragazzi, sul fisico e sulla mente. Penso ai benefici delle relazioni interpersonali che caratterizzano ogni disciplina e alle potenzialità della pratica sportiva per il problema dell'inclusione. Sport e Salute, dunque, farà il massimo per diffondere questo vademecum fra i tecnici e i dirigenti sportivi ai quali affidiamo un po' della crescita dei nostri ragazzi". (DIRE)