Cosa vedere in sala? Da "Captain Marvel" a "C'è tempo" di Walter Veltroni
La commedia “C’è tempo” di Walter Veltroni, una favola sociale sui legami di famiglia ritrovati con Stefano Fresi; il colossal al femminile “Captain Marvel” del duo Boden-Fleck con il premio Oscar Brie Larson; la fiaba educational “La fuga” di Sandra Vannucchi; e infine dalla Francia il cartoon evergreen “Asterix e il segreto della pozione magica”
Da giovedì 7 marzo tutti al cinema, con le nuove uscite in sala. E come ogni settimana ecco la selezione di quattro film per la rubrica del Sir e della Commissione nazionale valutazione film Cei. In evidenza: la commedia “C’è tempo” di Walter Veltroni, una favola sociale sui legami di famiglia ritrovati con Stefano Fresi; il colossal al femminile “Captain Marvel” del duo Boden-Fleck con il premio Oscar Brie Larson; la fiaba educational “La fuga” di Sandra Vannucchi; e infine dalla Francia il cartoon evergreen “Asterix e il segreto della pozione magica”.
“C’è tempo”
Non solo documentari di impegno civile. Walter Veltroni, politico, scrittore e negli ultimi anni regista cinematografico, si confronta con il primo lungometraggio di finzione, con la commedia. Si chiama “C’è tempo” ed è un viaggio brillante e scanzonato alla scoperta di se stessi e dei legami familiari perduti. È la storia di due fratelli che si ritrovano, figli dello stesso padre ma ignari l’uno dell’altro. Il più grande è Stefano, ormai sulla quarantina, con un lavoro precario da ricercatore e in perenne fuga dalle proprie responsabilità; il più piccolo è Giovanni, di 13 anni, vissuto in una famigli benestante, con ogni tipo di comfort ma con poche tracce di affetto. L’improvvisa scomparsa dei genitori di quest’ultimo “forza” l’incontro tra i due fratelli: Stefano è l’unico familiare rimasto. Un incontro che ha subito la dinamica dello scontro: troppo diversi, troppo lontani, troppo infelici. Un contrapporsi che apre poi all’incontro, alla comprensione dell’altro e al bisogno di essere accolti. Un’opera che affronta temi importanti, declinandoli come favola spensierata. Il rapporto tra i due fratelli si consolida in un viaggio-esperienza lungo il Paese, durante il quale il regista rende omaggio ai riferimenti culturali della propria infanzia, da Federico Fellini a Rimi a Jean Pierre Leaud a Parigi (indimenticabile protagonista dei film di François Truffaut, su tutti “I quattrocento colpi”). Un film godibile e adatto al grande pubblico.
“Captain Marvel”
Prima c’è stata “Wonder Woman” nel 2017, colossal firmato dalla regista Patty Jenkins, che ha messo in evidenza la prima eroina dal mondo dei fumetti, quello della DC Comics. Dal 7 marzo nei cinema arriva anche la risposta della Marvel Studios – ovvero Walt Disney – con “Captain Marvel” diretto da Anna Boden e Ryan Fleck. Protagonista del film è il personaggio di Carol Danvers, ex maggiore e pilota militare statunitense, che rimasta vittima di un attentato subisce un trattamento che la porta ad acquisire dei superpoteri. La Danvers sarà chiamata a far parte delle forze di difesa della Terra contro gli Skrull. Dopo 20 titoli di successo, tra cui “Iron Man”, “Thor”, “Doctor Strange”, “The Avengers”, “Spider-Man: Homecoming” e il fenomeno “Black Panther” (primo eroe afroamericano), la Marvel va in cerca di innovazione mettendo una supereroina come capofila di un blockbuster. A impersonare la Danvers è il Premio Oscar Brie Larson, lanciata dal film “Room”: l’attrice dimostra ottime capacità, intrigante ma poco aggressiva, forse poco centrata nel progetto e più adatta a una cifra drammatica. Nel complesso, si registrano un alto tasso di effetti speciali e scene action. Dal punto di vista pastorale, il film è consigliabile e semplice.
“La fuga”
È un’opera prima “La fuga”, esordio alla regia di Sandra Vannucchi, con protagonisti Donatella Finocchiaro e Filippo Nigro. È la storia di una bambina di provincia, Silvia, che lascia la famiglia (segnata da apprensione e affanno) per fare un viaggio in treno verso Roma. Lungo il cammino fa la conoscenza della coetanea Emina, di origine rom, con la quale nasce una bella amicizia. Con uno stile narrativo tra l’onirico e il favolistico, il film “La fuga” affronta problemi non di poco conto: la depressione di una madre e le difficoltà di un padre nel gestire l’unità della famiglia. Un’opera semplice ma incisiva, incentrata su una filigrana di temi attuali. Un esordio da tenere presente. Dal punto di vista pastorale, film complesso, problematico e per dibattiti.
“Asterix e il segreto della pozione magica”
Dalla Francia c’è il film di animazione “Asterix e il Segreto della Pozione Magica” (“Astérix: Le Secret de la Potion Magique”) del duo Alexandre Astier e Louis Clichy, che riporta in auge il mitico personaggio dei fumetti Asterix nato all’inizio degli anni ’60 dalla penna di René Goscinny e Albert Uderzo. Film ironico e scanzonato, adatto a tutti.