Servizio civile, la regione Liguria aiuta i volontari nella certificazione delle competenze
La regione ha deciso un aggiornamento degli Indirizzi Operativi del Sistema regionale di certificazione delle competenze che agevolerà i giovani operatori
Con il Decreto dirigenziale n. 2343 dello scorso 13 aprile la Regione Liguria ha provato a dirimere una delle questioni più attuali legate al Servizio Civile Universale (SCU), ed in particolare il tema della certificazione delle competenze. Con l’ultimo Avviso per la programmazione dello scorso 25 gennaio infatti il Dipartimento per le Politiche giovanili e il SCU ha richiesto agli enti un maggior collegamento tra progetti e certificazione delle competenze, legandole strettamente alla misura aggiuntiva del tutoraggio e prevedendo per la prima volta un loro esplicito rimborso di 200,00 euro per le spese. Il tema tuttavia è dibattutto e per ora ha trovato soluzioni diverse, anche a causa dei molti soggetti titolari sull’argomento, tra cui proprio le Regioni.
La Liguria ha così deciso un aggiornamento degli Indirizzi Operativi del Sistema regionale di certificazione delle competenze, “finalizzato all'applicazione del processo di individuazione, validazione e certificazione (Ivc) delle competenze acquisite con il Servizio civile Universale”. L’integrazione apportata permetterà ai giovani operatori volontari inseriti nei progetti SCU di poter usufruire del sistema IVC, per il tramite degli Enti titolati, “senza barriere di accesso e poter pervenire alla certificazione delle competenze trasversali inserite nel Repertorio Regionale, tra cui anche quelle digitali”, spiega la stessa Regione.
“A seguito dell’emanazione della Circolare del Dipartimento per le politiche giovanili e il SCU del 25 gennaio 2022 recante ‘Disposizioni per la redazione e la presentazione dei programmi di intervento di servizio civile universale -Criteri e modalità di valutazione’ – si ricorda in una nota ufficiale - viene disposto, tra le altre indicazioni, che i progetti presentati a seguito del Bando nazionale 2022, possono prevedere la certificazione delle competenze, acquisite dai volontari del servizio civile universale, ai sensi del D.lgs 13/2013, disponendo a tal fine apposito punteggio per tutoraggio e certificazione (che diventano inscindibili) nonché uno specifico budget”.
“Al fine di superare alcune criticità derivanti dall’applicazione della Circolare del Dipartimento – aggiunge -, la Regione Liguria con l’intento di poter agevolare i giovani in questo percorso, ha adottato, con D.D. n. 2343/2022, un’integrazione ai propri indirizzi operativi individuando i progetti di Servizio civile Universale quali ‘progetti speciali’, possibilità contemplata dalla D.g.R. 612/2017”.
Per un ente di servizio civile si apre così la possibilità di “sottoscrivere appositi Accordi con gli Enti titolati, che sono propedeutici alla presentazione dei programmi/progetti, e lo stesso si impegnerà a sostenere il giovane nel processo IVC sino alla predisposizione della domanda per la certificazione delle competenze individuate. Come previsto dagli Indirizzi operativi la domanda, predisposta dall’operatore volontario, dovrà essere inviata ad ALFA Liguria in qualità di ente titolare per la Certificazione delle competenze in Liguria”, spiega da ultimo la Regione.
Nel caso si vogliano certificare delle competenze professionali, oltre a quelle trasversali, rimane il requisito di avere svolto almeno 1.600 ore di esperienza negli ultimi 10 anni, riferite alla singola competenza o intera qualificazione, e di sostenere i costi per l’intero processo, che sono quantificati complessivamente in circa 1.000,00 euro, anche se possono essere previsti voucher e finanziamenti regionali a sostegno della spesa. (FSp)