Riduzione degli oneri fiscali per acquisti finalizzati alla ricerca scientifica: approvato l’emendamento
Riconosciuto in via sperimentale, per l'anno 2021, un contributo nella misura del 17% (nel limite di spesa complessivo di 11 milioni di euro) delle spese sostenute da enti di ricerca privati senza finalità di lucro per l'acquisto di reagenti e apparecchiature destinate alla ricerca scientifica. La soddisfazione di Fondazione Airc, Aism e Fondazione Telethon, che avevano lanciato la proposta
Approvata in prima lettura alla Camera una norma volta a ridurre degli oneri fiscali per acquisti finalizzati alla ricerca scientifica. E’ stato riconosciuto in via sperimentale, per l'anno 2021, un contributo nella misura del 17 per cento, e comunque nel limite di spesa complessivo di 11 milioni di euro, delle spese sostenute da enti di ricerca privati senza finalità di lucro per l'acquisto di reagenti e apparecchiature destinate alla ricerca scientifica. L'efficacia della disposizione è subordinata all'autorizzazione della Commissione europea in materia aiuti di Stato e dovrà essere attuata tramite decreto del Ministero della Salute.
La proposta era stata lanciata a dicembre da Fondazione Airc, Aism e Fondazione Telethon, le quali avevano fatto appello a tutte le forze politiche e al Governo affinché venisse riconosciuta l’importanza strategica della ricerca biomedica, riducendo gli oneri fiscali finalizzati alla ricerca scientifica. I tre enti dopo un anno così difficile, auspicano che la strada intrapresa oggi “sia l’inizio di un percorso volto a supportare la realizzazione della missione di tutti gli enti che si occupano di ricerca biomedica senza scopo di lucro e dell’intero sistema italiano della ricerca”.
“L’approvazione dell’Emendamento 31.010 Russo rappresenta un momento di grande valore – dichiarano le tre associazioni con una nota congiunta –. Non solo è un passo che ribadisce il ruolo della ricerca scientifica per la ripresa del nostro Paese ma rilancia con forza la centralità della ricerca portata avanti dagli Enti del Terzo Settore. Una ricerca sostenuta da milioni di italiani che, anche grazie a questo provvedimento, potrà contare su ulteriori risorse. L’obiettivo, adesso, è arrivare nei tempi più brevi possibili al Decreto applicativo e, in prospettiva, alla stabilizzazione della misura nella legge di bilancio”.
"Grazie all’approvazione dell'emendamento le donazioni dei nostri sostenitori oggi valgono di più - spiega Niccolò Contucci, direttore generale della Fondazione Airc per la ricerca sul cancro -. I Parlamentari e le forze politiche che si sono fatti carico di presentare e sostenere questa misura hanno compiuto un'azione concreta a sostegno della ricerca scientifica promossa dagli enti non profit ed hanno valorizzato la fiducia che i donatori ripongono in Fondazione Airc e nelle altre realtà protagoniste del Terzo Settore. Il nostro obiettivo ora è di continuare a lavorare insieme ad Aism e Telethon per sensibilizzare la politica sull’importanza di arrivare al più presto alla stesura del decreto attuativo e quindi riuscire ad estendere questa norma anche ai prossimi anni, in modo da rendere la ricerca italiana sempre più efficace e competitiva a livello internazionale”.
“Con questo emendamento, che confidiamo apra il corso ad una serie di interventi normativi da tempo sollecitati da AIRC, AISM e Telethon in grado di liberare in Italia tutte le potenzialità della ricerca no – profit, il sistema paese può essere più competitivo a livello internazionale. Questo emendamento dà valore al lavoro che svolgono gli enti del Terzo Settore: insieme possiamo rispondere alle esigenze della ricerca e alla missione di dare risposte concrete alle persone e alla collettività. Siamo pronti, anche come Terzo Settore a progettare insieme, a mettere il nostro patrimonio di ricerca, le nostre infrastrutture a disposizione di un percorso condiviso per il futuro e la ripartenza del nostro Paese. Questo è uno degli obiettivi che rientrano nell’Agenda della SM 2025 ma per realizzarlo abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”, dichiara Mario Alberto Battaglia, direttore generale Aism e presidente della sua Fondazione (Fism) .
“Ringraziamo quanti si sono adoperati per la concretizzazione della misura. L’auspicio è che questo sia solo un primo passo in un percorso di valorizzazione della ricerca no-profit che è una risorsa strategica per il Paese ed è sostenuta con continuità da milioni di italiani che, a prescindere dalla congiuntura economica, dimostrano di credere nel valore di una ricerca che opera al servizio della persona. Osservare un’ampia area di collaborazione su provvedimenti di questo tipo ci fa ben sperare. È una buona notizia soprattutto per tutti coloro che dalla scienza attendono risposte per il miglioramento della propria qualità e prospettiva di vita.” conclude Francesca Pasinelli, direttore generale di Fondazione Telethon.