Protesi e ausili, Tar Lazio condanna il ministero della Salute
Accolta la Class Action promossa dall’associazione Luca Coscioni per garantire un percorso di erogazione appropriato di ausili e protesi. “Passo in avanti per i diritti delle persone con disabilità. Bene anche i 5 milioni per protesi sportive amatoriali annunciati da Costa”
Protesi e ausili, così non va bene: è il giudizio emesso dal Tar del Lazio, che ha accolto la Class Action promossa dall’Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica contro il ministero della Salute. Obiettivo dell'iniziativa è garantire un percorso di erogazione appropriato di ausili e protesi, in grado di offrire un’efficace risposta alle singole esigenze delle persone che ne hanno bisogno.
Soddisfatta Filomena Gallo, avvocato, segretario dell’associazione Luca Coscioni e codifensore nella class-action: “Il risultato ottenuto in questa occasione dimostra come l’associazione Luca Coscioni metta al centro delle sue azioni i diritti in tutte le loro declinazioni, incluso il diritto all'assistenza e ad una buona qualità della vita per malati e per persone con disabilità”.
E c'è un'altra buona notizia. “Lo stanziamento dei 5 milioni per protesi sportive amatoriali annunciati dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Approvazione che determina sicuramente un’azione importante per tante persone con disabilità e che insieme alla condanna del Tar che dovrà determinare conseguenze positive per il rispetto dei diritti delle persone con disabilità. Dal 2017 abbiamo chiesto in tutte le forme possibili al Ministro della Salute di attuare le normative in vigore, per rimuovere immediatamente ogni ostacolo che impedisce a chi ne ha bisogno di ricevere i giusti dispositivi, ausili e protesi, in base alle proprie esigenze, ma senza mai ricevere nessuna risposta. Siamo stati costretti a rivolgerci al Tar attivando una class action, che il Tar Lazio ha appena accolto, condannando il Ministero della Salute a intervenire sul tema con l’attivazione dell’istruttoria imposta per legge. Ora vigileremo sulla concreta attuazione delle indicazioni del Tar per pungolare le istituzioni e farle uscire da un immobilismo che sta creando gravissimi disagi alle fasce più deboli della popolazione”.
Chiara Ludovisi