L’appello di Dante Belisari, figlio di Elio: “Sono autistico, ne vado fiero. Rispettateci”
Il ragazzo è salito sul palco di Bergamo per il “Concertozzo di fine sfiga”. Durante la serata si è parlato anche del progetto PizzAut che presto aprirà una seconda sede a Monza
“Il mio nome è Dante. E sì, sono autistico e ne vado fiero. Vi chiedo solo una cosa in particolare: per favore rispettate tutte le persone autistiche”. E’ l’appello lanciato sabato sera a Bergamo durante il “Concertozzo di fine sfiga” di Elio e le storie tese, da Dante Belisari, figlio di Elio, il frontman della band. La serata evento, che ha visto dopo quattro anni la band tornare a suonare insieme, è stata anche l'occasione per parlare del progetto PizzAut, la pizzeria di Milano gestita da ragazzi autistici.
Nel prendere la parola, Nico Acampora, l’ideatore del laboratorio di inclusione lavorativa ha ricordato che si tratta di un “ristorante particolare in cui, attraverso il lavoro, i ragazzi hanno scoperto altre caratteristiche della loro vita. Ora stiamo aprendo un secondo ristorante a Monza - ha detto -. Il terzo forse sarà a Bergamo, che ha sempre un grande affetto per PizzAut”.
Poi Acampora ha passato la parola a Dante che, dopo aver fatto il suo appello, ha chiuso con una citazione di uno dei brani più famosi di suo padre: “perché la terra dei cachi è la terra dei cachi”.