Droghe. Fict: “Terni, tragedia annunciata. Aumentati i minori presi in carico da comunità”
Il presidente della Federazione italiana comunità terapeutiche interviene sulla morte di due adolescenti della città umbra per aver assunto droghe. “In Italia quasi un morto al giorno per droga, ma nessuno se ne preoccupa”
“Un altro fatto di cronaca nera rompe il silenzio. Morire a 15 anni e soprattutto per droga lascia sgomenti”. Così Luciano Squillaci, presidente della Federazione italiana comunità terapeutiche (Fict) commenta la morte di due minorenni di 15 e 16 anni di Terni deceduto dopo aver assunto un mix di sostanze stupefacenti. Per Squillaci si tratta di una “tragedia immane ampiamente annunciata”. “Nessuno può sentirsi assolto - spiega Squillaci -, può dire “non potevo immaginare”! Tutti noi, ed anche chi ci governa e chi è chiamato a fare le leggi, sappiamo perfettamente che le droghe uccidono”. Secondo Squillaci, i dati parlano chiaro, “quasi un morto al giorno per droga in Italia - spiega -. Eppure, nonostante questo, nessuno se ne preoccupa e l’unico dibattito che appassiona è cannabis si o cannabis no! Mentre ragazzi sempre più giovani, colpevoli solo del male di vivere, continuano a morire ogni giorno. Le droghe creano dipendenza e soprattutto gli adolescenti non hanno gli strumenti per poter fronteggiare questa sirena attrattiva, troppo seduttiva, se alla base non c'è, da parte della società tutta, una corretta informazione ed educazione emotiva”.
Per il presidente della Fict, "gli adulti e lo Stato si sono dimenticati di investire sulla cultura della prevenzione - scrive -, sulla trasmissione di quei valori, che preservano la vita umana e che aiutano a distinguere il bene dal male. Stiamo tornando indietro. Nelle scuole scarseggiano programmi di prevenzione e, soprattutto, in questo periodo di lockdown, gli adolescenti sono stati lasciati ulteriormente da soli e la paura è che sarà sempre peggio.”
Nelle Comunità terapeutiche, spiega Squillaci, nel 2019 è stato registrato un incremento di prese in carico di quasi il 10% di minori e adolescenti rispetto al 2017. “Di questi il 39% ha assunto per la prima volta cannabis, il 12% eroina, l'11% cocaina ed il 25% alcol - continua Squillaci -. Mentre registriamo nel 2019 un decremento del 31% di interventi e progetti di prevenzione e informazione nelle scuole, nei centri di aggregazione, nelle area di formazione per docenti e famiglie. Questi pochi dati sono gravissimi e ci danno la misura di quanto ci sia disinteresse sul futuro e sulla vita dei minori”. Per Squillaci, “se non ci si muove rapidamente e con determinazione in campo educativo, arriveranno altre tragedie annunciate - continua la nota della Fict -, perché la droga si sconfigge soltanto con la cultura dei valori, che non cadono dal cielo, e con una nuova comunità che torna a svolgere il suo ruolo educativo, mettendo di nuovo al centro i giovani che oggi non hanno più un perché e uno scopo".