Donazioni. Luci e ombre, ma tra le organizzazioni torna l’ottimismo
Presentata oggi al Cnel la XVII edizione dell’indagine condotta dall’Istituto italiano della donazione. Cresce il numero degli enti che vedono peggiorare la raccolta fondi, ma quasi la metà degli enti prevede di chiudere l’anno con un miglioramento
ROMA - Uno scenario caratterizzato da luci e ombre. È quello fotografato dai trend della raccolta fondi nel non profit a cui è dedicata la XVII edizione dell’indagine condotta dall’Istituto italiano della donazione “Noi doniamo” presentata oggi nel parlamentino del Cnel, a Roma. La ricerca, condotta nel corso dell’estate su un campione di 100 organizzazioni non profit, ha prodotto tendenze “ambivalenti”, ma ha raccolto anche un certo ottimismo rispetto al futuro. “La maggioranza delle organizzazioni afferma di aver aumentato o confermato le proprie entrate totali rispetto all’anno precedente - spiega una nota dell’Iid -, ma a differenza del 2017 si sono equamente suddivise tra quelle che hanno entrate stabili e quelle che registrano un aumento (35%). Dodici mesi fa il 42% risultava in crescita e solo il 28% in stagnazione. Gli enti che peggiorano il proprio risultato salgono inoltre al 30%, in aumento per il secondo anno consecutivo”. Se le variazioni nella raccolta fondi complessiva risultano contenute, con il 38% delle organizzazioni capaci di migliorare la propria performance a fronte del 36% del 2017, va evidenziato il buon numero di organizzazioni non profit che incrementano la raccolta da fondazioni erogative (27% contro il 21% precedente) e, soprattutto, da aziende (33% contro 23%). Sebbene i dati raccolti oscillano tra positivi e negativi, quelli che riguardano il futuro fanno ben sperare. Secondo l’Istituto italiano della donazione, infatti, si riscontra un “marcato ottimismo nello sguardo al prossimo futuro - continua la nota dell’Iid -: il 48% degli enti prevede di chiudere l’anno con un miglioramento della raccolta fondi rispetto all’esercizio precedente. A metà 2018 solo il 30% aveva predetto un incremento per la fine dell’anno”. Tra gli strumenti di raccolta fondi, spiega l’Istituto, si affermano gli eventi pubblici (concerti, spettacoli, cene), che risultano la modalità più utilizzata (22% del campione) e più efficace (20%). Significativi i dati provenienti dai lasciti testamentari, sebbene ad oggi ne fruisca ancora una minoranza di organizzazioni, ovvero il 21% degli enti intervistati. “Iniziano a comparire tra gli strumenti indicati come più efficaci (per il 3% delle organizzazioni) - continua la nota dell’Iid - . A differenza degli anni precedenti risultano maggioritari i lasciti di taglia media, tra 100.000 euro e 1.000.000 di euro”. Per quanto riguarda il sostegno da parte delle aziende, “per un’organizzazione non profit su due l’aiuto prevalente non è quello economico”, spiega l’Istituto. “Il 24% delle organizzazioni si affida in particolare alla fornitura gratuita di prodotti e servizi, il 12% guarda soprattutto al volontariato d’impresa - spiega la nota -. Praticato dal 28% dei rispondenti, è certamente un fenomeno in via di diffusione, se è vero che più della metà delle Onp che ne usufruiscono hanno organizzato iniziative negli ultimi diciotto mesi. Per il non profit, il volontariato aziendale risulta essere in primo luogo un mezzo per entrare in relazione continuativa con una o più imprese. Il vantaggio più evidente è costituito dalla fidelizzazione di nuovi volontari e donatori”. L’Istituto, infine, definisce “preoccupante” lo scenario per le organizzazioni che si occupano di cooperazione internazionale. “Dopo le difficoltà palesate nello scorso anno contestualmente alle campagne mediatiche di discredito sul fronte dell’aiuto in mare ai migranti - spiega la nota -, le Onp operanti in questo settore capaci di incrementare la propria raccolta fondi sono sempre meno: il dato crolla al 23% dal 31% del 2017 e addirittura dal 43% del 2016. Tre anni fa il settore era perfettamente in linea col mondo non profit nel suo complesso, oggi la forbice è di 12 punti percentuali”. Un dato positivo per le organizzazioni di cooperazione internazionale, tuttavia, arriva dalle donazioni online, in crescita: il 34% delle Onp che vedono crescere questo settore della propria raccolta fanno capo a tale ambito”.