Sette artiste insieme per le donne: 200 mila euro per Cadmi e un concerto evento al Campovolo

“Una. Nessuna. Centomila”, la fondazione contro la violenza sulle donne nata nel 2019 per volontà delle sette artiste sicuramente più note a livello nazionale e internazionale – Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Laura Pausini –, dopo l’impegno economico estivo a favore delle donne afghane sostenute da Fondazione Pangea onlus con il progetto Emergenza Afghanista, annuncia una nuova donazione, sempre di 200 mila euro, a sostegno del centro antiviolenza Casa di accoglienza delle donne maltrattate (Cadmi), prima casa per donne maltrattate nata in Italia, nel 1986. “Da allora – spiegano dalla Fondazione – rappresenta il punto di riferimento per tutte le donne che subiscono violenza, sia essa fisica, psicologica, sessuale, economica o stalking.
Nel corso degli anni, il lavoro di Cadmi – socia fondatrice della rete nazionale antiviolenza D.i.Re. – ha messo in luce, analizzato e affrontato il fenomeno della violenza contro le donne. Le donne affiancate nei loro percorsi di uscita dalla violenza sono state più di 30 mila. A questi sono seguiti interventi e progetti per cambiare la vita delle donne e affrontare la violenza nelle relazioni private e sociali”.

Oltre alla donazione, le sette artiste hanno scelto di tornare su un palco per portare il loro messaggio, continuare a sensibilizzare l’opinione pubblica, raccogliere fondi destinati ai centri antiviolenza e alla tutela delle donne vittime: “Una. Nessuna. Centomila. Il Concerto”, prodotto e organizzato da Friends&Partners e Riservarossa, “sarà il più grande evento musicale di sempre contro la violenza di genere”. L’appuntamento (dopo due rinvii) è per sabato 11 giugno 2022 alla Rcf Arena Reggio Emilia, meglio noto come Campovolo. Fiorella Mannoia, Emma, Alessandra Amoroso, Giorgia, Elisa, Gianna Nannini, Laura Pausini si esibiranno ciascuna con la propria band e ognuna inviterà un collega, uomo, a esibirsi insieme per lanciare un messaggio univoco: “I proventi del concerto – conclude la Fondazione – saranno erogati a strutture selezionate sulla base di criteri di trasparenza e tracciabilità, strutture in grado di fornire un supporto solido e duraturo alle vittime e garantire e assicurare la sostenibilità nel tempo delle attività da loro realizzate.