Scuola. La confusione non serve. Servono meno dichiarazioni e più fatti.
Sulla scuola ne esce una nuova ogni giorno: nei giorni scorsi è sorta una polemica sulla risorse, pareva infatti che la nota di aggiornamento al Def, tagliasse i fondi alla scuola. L'informazione era errata. Ma il ministro non può stare tranquillo lo stesso, perché c’è chi lo vorrebbe dimissionario per ben altro, addirittura per un sospetto “disprezzo” della cultura italiana: avrebbe infatti iscritto un figlio alla scuola inglese, per di più non facendogli sostenere il test di italiano. Questioni personali a parte, ciò che serve veramente alla scuola non sono le dichiarazioni, ma fatti, risorse in più, certezze, coerenza.