Santa Caterina da Siena. Il sangue di Cristo è il segno della redenzione, la certezza dell’amore di Dio per l’umanità intera
Cristo è vero e unico nutrimento per l’uomo
Nella vita e nella dottrina di santa Caterina da Siena il sangue di Cristo ha un posto singolare. Contemplando la passione del suo sposo celeste la santa vede nel sangue versato sulla croce il segno efficace dell’umana redenzione e prega così: «Acciò che l’affetto dell’anima fosse tratto alle cose alte, e l’occhio de l’intelletto speculasse nel fuoco, tu Verbo eterno hai voluto essere levato in alto dove ci hai mostrato nel tuo sangue l’amore: nel tuo sangue hai mostrata la misericordia e la larghezza tua. In questo sangue ancora hai mostrato quanto ti grava e pesa la colpa dell’uomo. Nel sangue hai lavata la faccia della sposa tua, cioè dell’anima, con la quale ti sei unito per unione della natura divina nella nostra natura umana» (Le orazioni, 19). Il sangue di Cristo rivela e comunica il suo amore: «Quel costato, che fu aperto perché vedeste il segreto del cuore, io ve l’ho dato come una cantina aperta, in cui possiate vedere e gustare l’amore ineffabile che ho per voi» (Dialogo della divina provvidenza, 126).
A santa Caterina fu concesso realmente e a più riprese di bere al costato di Cristo: «Bevi o figliuola la bevanda del mio costato, con la quale l’anima tua si riempirà di una tale dolcezza, che ne risentirà mirabilmente anche il corpo. […] Da quel momento lo stomaco di Caterina non ebbe più bisogno di cibo né poté più digerire. Nessuno se ne meravigli, perché accostandosi al fonte della vita, lei aveva bevuto a sazietà una bevanda vitale, che le tolse per sempre il bisogno di mangiare» (Legenda maior, 163, 413).
padre Domenico Maria Fabbian
eremita diocesano