San Martino. Anche Ronchi dà il suo contributo
San Martino. La parrocchia della frazione è in festa per il patrono e offre una serata culturale tutta per gli operatori della sagra. Quanto raccolto sarà donato alla comunità vicina
Essere periferia senza sentirsi marginali: è questa la sfida che la comunità parrocchiale è chiamata a compiere durante la sagra di San Martino, col duplice intento di promuovere la cultura e favorire i rapporti di buon vicinato.
«La nostra piccola comunità è in periferia, il centro è altrove — spiega don Giorgio Bozza, parroco di Ronchi — noi siamo una frazione di Casalserugo e per venirci a trovare lo devi volere: non si giunge a Ronchi per caso, per andare altrove. Questo è il motivo per cui molti non conoscono la nostra comunità e, soprattutto, pochi decidono di piantare radici qui da noi».
Come da tradizione però, la serata centrale della settimana di festa è dedicata ai volontari che abitualmente vi prestano servizio: un momento culturale per conoscere l'opera dell'autore locale Ignazio Canesso. Una serata di parole e musica molto speciale perché il ricavato sarà devoluto alla vicina comunità di Casalserugo, impegnata nella costruzione del nuovo centro parrocchiale.
Non si giunge a Ronchi per caso, dicevamo, ma da Ronchi si può imparare una lezione importante: a volte è più facile aiutare realtà lontane, sconosciute, che situazioni vicine e familiari. «Siamo coscienti che per qualcuno non sarà semplice — conclude don Giorgio Bozza — ma nello stesso tempo sentiamo che questo piccolo gesto ci permetterà di diventare un po’ più fratelli e sorelle, non solo a parole».