San Leopoldo. Lunedì 29, alle 21, celebrazione del transito del santo di Castelnuovo di Cattaro. «Volle confessare fino all’ultimo giorno»
In occasione dell'anniversario della morte di padre Leopoldo Mandic, lunedì 29, sera della vigilia, alle 21 nel santuario, la figura del santo e i suoi ultimi momenti di vita saranno ricordati con la celebrazione del transito.
Per anni, la data più sentita per ricordare padre Leopoldo è stata quella della sua morte, il 30 luglio. La canonizzazione ha poi anticipato la festa al 12 maggio, giorno della nascita, ma nel santuario di San Leopoldo Mandic la ricorrenza rimasta nella devozione sarà rispettata anche quest’anno, 77° anniversario della morte, con un incontro di preghiera lunedì 29, alle 21. Una celebrazione del transito in stile francescano durante la quale saranno ricordati gli ultimi momenti di vita del santo di Castelnuovo di Cattaro, in Montenegro. «È bello – spiega padre Flaviano Gusella, rettore del santuario – ricordare come padre Leopoldo è andato incontro alla morte. Le biografie dicono che abbia voluto confessare fino all’ultimo giorno: 50 persone, nonostante un tumore all’esofago gli impedisse da venti giorni di mangiare e bere. Passava soltanto il pane eucaristico».
La mattina del giorno seguente padre Leopoldo si alzò come sempre per celebrare la messa delle 6 nella cappelletta, con un’ora di anticipo per raccogliersi in preghiera. Ma mentre si stava preparando svenne e fu riportato dai frati nel suo letto. «Volle accompagnarli in tutte le preghiere e quando arrivarono all’ultima, Salve Regina, recitando gli ultimi versi “O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria”, si sollevò dai cuscini, tendendosi verso l’alto con entrambe le mani alzate e un’espressione estremamente serena sul volto. Poi si accasciò. La Madonna ha voluto aiutarlo anche in quel momento difficile». E da quel momento, la notizia della morte si diffuse rapidamente in tutta la città e la chiesa si riempì di fedeli. I funerali vennero celebrati il 1° agosto nella chiesa dei Servi, con larghissima partecipazione di popolo. «Il clero si rese conto soltanto allora di quanto forte fosse la devozione verso padre Leopoldo e la sua fama di santità. Il processo per la beatificazione fu avviato soltanto tre anni e mezzo dopo, mentre normalmente ne sono previsti 50. Paolo VI disse che anche il diritto canonico aveva dovuto piegarsi a padre Leopoldo».