Polverara. Esperienza d’amore da condividere
Nella nostra piccola parrocchia siamo un gruppo di catechisti che negli anni ha saputo adattarsi ai cambiamenti che inevitabilmente hanno toccato tutti.
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Abbiamo sempre lavorato molto bene insieme confrontandoci e cercando di risolvere le difficoltà che si presentavano man mano, a volte anche delle sfide ardue. Nonostante questo, il nostro impegno è aumentato, in virtù del fatto che continuava a esserci la volontà di continuare questo bellissimo cammino. Spesso però siamo difronte al totale disinteresse da parte delle famiglie, che devono affrontare i mille problemi quotidiani e naturalmente la catechesi rimane confinata all’ultimo posto. Questo non è motivo di scoraggiamento, anzi, ci permette di concentrarci sui bambini, che invece paradossalmente sono molto partecipi e curiosi di conoscere Gesù. Per noi è uno stimolo molto importante, ci carica di speranza; cerchiamo di catturare la loro curiosità con modalità diverse a seconda delle loro età, in maniera semplice e mai noiosa provando a vestire i loro panni non sempre facili, in modo tale da aprire il loro cuore. Anche la nostra presenza sempre e comunque costante, permette ai bambini di capire quanto importante sia l’amore che abbiamo verso Gesù. Magari non riusciamo subito a vedere i frutti del nostro lavoro, ma a volte rimaniamo piacevolmente sorpresi nel vederli molto presenti durante le celebrazioni domenicali. In questo momento storico non è per nulla semplice trasmettere la nostra testimonianza di amore verso il Signore, ma a volte piccoli segni ci aprono il cuore e ci danno la forza per continuare.
Silvia Suman e Arianna Fassiti
Catechiste
Avere cura: obiettivo di questi mesi
«Ci state a cuore»: potrebbe essere la questa risposta al “perché” l’Ufficio per l’annuncio e la catechesi desidera, nelle prossime settimane, incontrare i referenti e i coordinatori. Nel calendario dell’Ufficio abbiamo pensato di dedicare questi mesi alla cura delle equipe diocesane e di quanti aiutano a restare in contatto con i vicariati e le parrocchie. Crediamo che questo momento diocesano sia fondamentale per condividere e raccogliere i frutti del Sinodo.