Notturni dell’ascolto. La parola “cura” conclude il percorso. Ultimi appuntamenti con Vecchiato (il 18), don Galante e Varricchio (il 19)
Ultima “coppia” di appuntamenti – venerdì 18 e sabato 19 giugno (on line alle 20.45) – per i “Notturni dell’ascolto” promossi dal Sab, Settore apostolato biblico della Diocesi. Sulla parola “cura” interverranno Federica Vecchiato (al venerdì, con uno sguardo biblico) e don Marco Galante con Paola Varricchio (al sabato, con un approccio più esperienziale).
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I “Notturni” – che si sono sviluppati da marzo a giugno a partire da alcune parole per leggere il presente e immagine il futuro – hanno cercato «di focalizzare l’attenzione su ciò che la crisi ci sta insegnando – sottolinea Giuseppe Casarin, coordinatore del Sab – un ritorno all’essenziale e a restituire priorità alle parole e alle esperienze da cui ricominciare. Lo sforzo dei relatori che sono intervenuti è stato quello di restituire una dimensione esistenziale ad alcune parole – verità, relazione, novità e cura – che continuano a risuonare anche fuori dall’ambito strettamente biblico, cercando anche di evidenziare come intercettino la sensibilità attuale».
Le quattro parole approfondite «sarebbe interessante concepirle – parafrasando l’insegnamento del Talmud, che immagina il mondo edificato su tre colonne: preghiera, elemosina e giustizia/carità – come i pilastri su cui ripensare il futuro. Soprattutto si è intuito che verità, relazione, novità e anche cura sono parole e esperienze tra loro connesse, rispetto alle quali appare necessario pensare e agire con continuità».
La parola cura termina il ciclo dei “Notturni”: «Ci sembra quella che può fare sintesi del cammino. Si tratta della cura del corpo e dello spirito dentro un tempo di disorientamento e di sofferenza e crisi per molte persone. Tuttavia, diventerà sempre più importante non solo curare ma anche prendersi cura: della verità, delle relazioni e della novità come premessa per ripartire e non semplicemente per ritornare alla normalità di prima. La vera sfida sarà del futuro sarà quella di imparare a vivere la cura come atteggiamento e gesto permanente in un mondo segnato dalla fragilità».
Per iscriversi: settoreapostolatobiblico@diocesipadova.it