Nell’adorazione perpetua si prolunga il nostro incontro con Cristo
Come l’amore rende simili gli amanti, scriveva san Francesco di Sales, così l’autentica adorazione è relazione d’amore con Gesù, che nella santa comunione ci guarisce, esattamente come avveniva per le folle che lo seguivano
La vita è un dono meraviglioso perché è resa preziosa dall’amore che riceviamo con larghezza da Dio e che condividiamo tra fratelli e sorelle. Tuttavia il peccato ha rovinato la festa della vita perché ha tolto al nostro spirito la comunione con Dio, ha reso infelice la nostra psiche e ha corrotto il nostro corpo con le malattie e la morte.
L’infinita misericordia di Dio è venuta in soccorso alla nostra umanità quando il Verbo, vero Dio, si è unito alla nostra carne: fatto uomo come noi, nella sua Pasqua ha distrutto il peccato, radice di ogni male, dando inizio a una nuova umanità partecipe della vita di Dio, pacificata in ogni relazione e guarita da ogni infermità.
Tuttavia, al momento attuale, l’umanità nuova è pienamente realizzata solo nel Cristo glorioso e nella Beata Vergine Maria. A noi, che siamo pellegrini verso la gloria, la provvidenza divina dona come viatico, cioè come nutrimento per il cammino, il Sacramento del corpo e del sangue di Cristo. I vangeli ci raccontano che dalla persona di Gesù, durante il suo ministero pubblico, emanava una tale forza di guarigione che anche solo toccando il lembo del suo mantello i malati guarivano, perché avveniva a loro secondo la fede che li animava. Quanto più profondo è il contatto con Gesù che ci viene donato nella comunione eucaristica, grazie alla quale accogliamo Lui in ogni fibra e dimensione della nostra persona, e grazie alla quale, in verità, è Lui il Vivente che ci assimila interamente a Sé per operare la nostra salvezza nella misura della nostra fede!
Infatti nell’eucaristia c’è tutto il Cristo pasquale: il Servo sofferente che si è caricato delle nostre infermità, l’Agnello di Dio che ha tolto i peccati del mondo e il Signore della gloria che ha vinto la morte. Perciò, ogni volta che ci nutriamo dell’eucaristia accogliamo in noi il medico divino del corpo e dell’anima che per mezzo del sigillo dello Spirito Santo opera misteriosamente, e a volte sensibilmente, la guarigione del nostro corpo, la trasfigurazione della nostra anima e la divinizzazione del nostro spirito. La sapienza materna della Chiesa ci offre l’esperienza dell’adorazione eucaristica che ci consente di interiorizzare e prolungare l’incontro con Cristo vissuto nella santa comunione.
I mistici ci sono maestri per capire come nell’adorazione eucaristica Cristo ci guarisca, donandoci la pienezza della sua vita. San Francesco di Sales amava ripetere che l’amore rende simili gli amanti: ora, l’autentica adorazione eucaristica è relazione d’amore con Cristo. San Tommaso d’Aquino scrive che la contemplazione ci assimila a Dio per cui l’adorazione eucaristica, che è contemplazione di Cristo, ci rende simili a Lui nel corpo, nella psiche e nello spirito.
padre Domenico Maria Fabbian
eremita diocesano