Itinerari. Lio Piccolo: immersi nella laguna in un paesaggio sempre nuovo
Lio Piccolo è una piccola località della Laguna Veneta, frazione del Comune di Cavallino-Treporti (Ve); si tratta sicuramente di una delle zone più belle e interessanti per passeggiare nei dintorni di Venezia, immersi in paesaggi che sembrano provenire da un’altra dimensione rispetto ai vicini centri abitati, ma anche per praticare altre attività sportive, immersi nella natura, come la bicicletta o il kayak.
La prima parte del nome di questa località, Lio, deriva da un termine locale ora non più utilizzato che significa lido, mentre l’appellativo Piccolo la distingue dal vicino Lio Maggiore, nel comune di Jesolo; come gran parte del territorio della Laguna Veneziana, la zona ha avuto probabilmente origine dall’accumulo dei detriti fluviali del vicino Piave e degli altri corsi d’acqua, combinati con l’azione incessante del mare, con le sue maree e correnti. Oggi si tratta di una località scarsamente abitata e prettamente agricola (da non perdere le tipiche castrature, il primo germoglio del carciofo violetto), ma in epoca romana questo territorio era un importante scalo commerciale; visse poi un periodo di abbandono fino alla fine del ‘600, quando tornò a ripopolarsi, come testimonia la costruzione della chiesa della Madonna della Neve. La seconda fase di fioritura di questo territorio fu sul finire del 18° secolo, grazie all’attività delle saline, che portarono a Lio Piccolo circa 500 abitanti; dalla metà del secolo scorso è iniziata nuovamente una fase di spopolamento, di cui possiamo oggi osservare i risultati, dal momento che vivono in questa zona della Laguna solo una ventina di abitanti.
L’itinerario
L’itinerario ha inizio dal parcheggio del Cimitero di Cavallino-Treporti, in località Saccagnana, dove si possono lasciare le auto nell’area di sosta (a pagamento); ha inizio dunque il percorso a piedi, seguendo per poco più di un chilometro la strada che costeggia il canale che dà il nome alla località, facendo attenzione ai mezzi a motore, che in questo primo tratto possono circolare liberamente. Giunti all’incrocio con via del Prà, si prosegue su quest’ultima, fino a giungere alla Corte del Prà, una piccola piazza circondata da alcuni edifici, tra cui spiccano sicuramente i due più importanti: si tratta della chiesa di Santa Maria del Carmine, edificio di origine secentesca, con una prima segnalazione in un atto notarile del 1623, nel quale si cita un oratorio in questa corte, e la casa padronale Zanella, anch’essa dello stesso secolo, che vide succedersi numerose famiglie nobili o meno. Superata questa località, si entra poco dopo in via Lio Piccolo, da cui si accede alle valli della laguna veneziana; il paesaggio cambia immediatamente, lasciando sempre più spazio alla natura e nelle giornate più limpide a panorami che si spingono fino al Monte Grappa, al Col Visentin, al Cansiglio e al Piancavallo. Immergendosi nella laguna, e procedendo sempre in direzione di Lio Piccolo, ignorando la deviazione per la località Mesole, è possibile ammirare la varietà di uccelli che hanno deciso di nidificare in questa zona, come falchi, gabbiani, aironi, garzette, germani reali e i bellissimi fenicotteri rosa; l’ambiente e il paesaggio variano di molto in base alla stagione, all’orario e alla marea, lasciando l’escursionista sempre a bocca aperta. Si giunge ora all’insediamento più antico della zona, appunto il borgo di Lio Piccolo, sospeso tra le “valli da pesca”; ad accoglierci sono i suoi numerosi orti, una decina di case ed una piazzetta attorno cui si stagliano gli edifici principali della località: merita una visita la chiesa di Santa Maria della neve, datata 1791, ma ricostruita sulle spoglie di edifici precedenti dalla nobile famiglia Boldù, che restaurò anche il vicino palazzo (oggi appunto palazzo Boldù), e il suo campanile in stile armeno. Si procede sempre su via Lio Piccolo, fino a giungere al canale che lo separa da Lio Maggiore (nel comune di Jesolo), dove si svolta in via della Liona; si procede ora attraverso un sentiero che costeggia la riva settentrionale di Lio Piccolo, attraversando le barene e le valli da pesca, fino a raggiungere la zona delle antiche saline di san Felice e la caratteristica casa colonica con i mattoni rossi, da cui si può scattare una fotografia indimenticabile. In pochi minuti si torna al borgo di Lio Piccolo, da cui si può tornare al punto di partenza ripercorrendo il tracciato dell’andata
Luca Grotto
Guida ambientale escursionistica presso la cooperativa Biosphaera. Classe 1997, laureato in Storia, vive a Zanè, nell’Alto Vicentino.