Il rapporto. Nuove forme di impegno, volontariato d’impresa e welfare aziendale
Oltre ai “numeri” che ci raccontano lo stato di salute del volontariato nostrano, il Rapporto 2019 punta i riflettori sul tema delle nuove forme di impegno sociale, tra cui il volontariato individuale o “liquido” e il ruolo di responsabilità sociale che anche il mondo profit sta assumendo con programmi di volontariato d’impresa e di welfare aziendale.
I focus, infatti, spiegano l’evoluzione che il terzo settore sta affrontando e che vede da una parte i giovani impegnati in attività socialmente rilevanti legate a cause dalla forte identità, in maniera non continuativa e spesso rifiutando gerarchie e organizzazioni strutturate; dall’altra un notevole aumento di imprese che, inizialmente solleticate dagli sgravi fiscali introdotti dalla legge di stabilità del 2016, hanno poi assunto consapevolezza dell’importanza di un sistema globale in cui profit e non profit concorrono al benessere collettivo della comunità con benefici reciproci.
Il welfare index Pmi 2019 indica che il welfare aziendale in questi anni è riuscito a rompere la barriera dimensionale, diffondendosi anche nelle piccole imprese, e il Rapporto sul volontariato padovano 2019, attento all’evoluzione della società, presenta contributi di quattro realtà con cui il Csv ha avuto contatti di diversa natura e che hanno applicato virtuosamente sistemi di welfare aziendale. Sono aziende molto diverse tra loro per dimensione, per struttura organizzativa, per prodotto e per segmento di mercato: Young digitals (società di consulenza e studio creativo), Berto srl (forniture industriali), Voestalpine (consumabili per la saldatura), Lavazza (caffè).
Una tendenza confermata dalla scelta del gruppo Cattolica assicurazioni che è diventato main sponsor di Padova Capitale europea del volontariato 2020, perché «vicino a queste realtà, nella convinzione che solidarietà, sussidiarietà e gratuità concorrano a promuovere una società a misura d’uomo e orientata al bene comune».