Formazione dei presbiteri. Cura per la vita dei preti nella sua globalità. Le proposte dell'Istituto San Luca
Alla vigilia dei vent’anni, l’Istituto San Luca presenta un calendario di proposte – tra conferme e novità – per sostenere, rilanciando ancora una volta la “vocazione” iniziale, l’unità di vita di ciascun presbitero e le sue relazioni. Gli incontri per classi di ordinazione, che sono una novità, hanno come “cuore” il Sinodo diocesano: non tanto per presentarne i dettagli operativi, ma come occasione di formazione
A lla vigilia dei vent’anni – che “compirà” il 18 giugno 2022 – l’Istituto San Luca per la formazione permanente dei presbiteri conferma, e rilancia, la vocazione per cui è nato: promuovere, grazie a cammini centrati sulla persona e attenti alla sua globalità, l’unità di vita del presbitero e le sue relazioni. La spinta perché questa “attenzione” prendesse una forma più strutturata sono state le settimane di sinodalità presbiterale vissute nel 2001 a Borca di Cadore. Accogliendo di anno in anno le indicazioni-guida del consiglio presbiterale, l’Istituto San Luca ha offerto settimane residenziali, sussidi per la formazione nei vicariati, proposte per le diverse fasce d’età dei presbiteri, per la loro spiritualità e per particolari situazioni del ministero come l’avvicendamento. Ha curato la formazione dei preti giovani, di quelli anziani, dei vicari foranei, dei nuovi parroci oltre che la pubblicazione di una trentina di Quaderni. Questo elenco, non esaustivo, non vuole dare l’impressione – come sottolineava don Giuseppe Zanon nel “bilancio” dei primi dieci anni – che la formazione permanente sia «una questione di organizzazione, di metodi e di utilizzo di tecniche. [...] Niente ci ha distolto dalla centralità del Vangelo. Se non m’inganno, credo di aver visto crescere la fede e la spiritualità dei presbiteri in questo cammino».
Tra conferme e novità
Le proposte per l’anno pastorale 2021-22 sono ancorate al cammino che la Diocesi sta compiendo. «Il Quaderno n. 35, pensato per i ritiri mensili dei preti, ma prezioso anche per un lavoro personale, riprende la traccia biblica che accompagna l’anno che ci accingiamo a vivere: quello di preparazione al Sinodo diocesano – spiega don Giuliano Zatti, vicario generale e direttore dell’Istituto San Luca – Vengono ripresi i cinque verbi che caratterizzano la fede di Abramo: ascolta, dubita, intercede e custodisce. A ciascun tratto, poi, sono collegati degli spunti sulla preghiera del prete, per verificarne la qualità e i modi. La preghiera muta nel tempo del ministero, perché accanto a quella personale, comunitaria e liturgica, giungono a dire la loro le stagioni della vita, le occasioni, i ritmi individuali, le ore del giorno, la fatica, la salute... condizionando o motivando diversamente la preghiera».
Avranno come tema il Sinodo diocesano, e sono una novità, anche gli incontri per classi di ordinazione: over 1975 (4-6 ottobre al Cavallino), 1976-1995 (15-16 novembre a Crespano del Grappa), 1996-2021 (22-23 novembre a Villa Immacolata). «Saranno un’occasione di formazione – teologica, spirituale e pastorale – su una Chiesa che cammina. Non andremo a raccontare i dettagli “operativi” del Sinodo diocesano, ma toccheremo tematiche della vita presbiterale in “chiave” sinodale. La suddivisione in classi di ordinazione ci permette di recuperare l’appuntamento per i preti anziani che nel 2020 non si è tenuto».
Altra novità è la proposta, prevista dall’11 al 16 ottobre nella casa religiosa San Marco di Monteortone, che coniuga relax e formazione presbiterale. «Invitiamo i presbiteri, insieme a Villa Immacolata, a un appuntamento in cui prendersi cura della proposta spiritualità e, in maniera sobria, del proprio corpo. Ecco perché è stata scelta, come luogo della proposta, la struttura termale dei Salesiani. È “Un tempo per...” – questo il titolo – sé, anima e corpo, per confrontarsi sull’essere presbitero in relazione ad alcune “dimensioni” (la presidenza, la preghiera, i testi sacri, i rapporti alla pari, i rapporti dispari), per immergersi nella natura e vivere la fraternità».
Preti in cambio
Torna un appuntamento importante dedicato ai presbiteri raggiunti da un cambio di ministero. A Villa Immacolata, dal 6 al 10 settembre, sono invitati preti diocesani, religiosi... e anche don Marco Bertin, prete novello. «In questi giorni, il segno della ripartenza viene posto in un contesto di fraternità, condivisione, preghiera e formazione, dopo aver ascoltato le parole della vita. La stagione del cambio si presta a una verifica spirituale del ministero, a una rilettura e progettazione personali a partire dalla parola di Dio. La presenza del vescovo e dei vicari episcopali ricorda la responsabilità di un sentire comune, di un linguaggio comune e di scelte comuni tra il vescovo, i preti e la Chiesa locale, in vista della pastorale ordinaria».
Giovedì 9, come da tradizione, sono invitati i rappresentanti degli organismi di comunione delle parrocchie coinvolte perché possano condividere la professione di fede e il giuramento di fedeltà del parroco che stanno per accogliere.
Da segnare in agenda
I ritiri congiunti saranno, come da tradizione, in Avvento e Quaresima: 2 dicembre e 3 marzo. Il 17 febbraio è previsto un appuntamento formativo a Villa Immacolata. L’assemblea dei presbiteri – che segnerà il 20° anno dalla nascita dell’Istituto San Luca – si terrà venerdì 17 giugno (in anticipo rispetto alla solennità di san Gregorio Barbarigo, che cade il giorno seguente). Sempre in giugno, dal 20 al 22, si incontreranno i vicari foranei. Da non dimenticare i preti del primo quinquennio di ordinazione, che si ritroveranno secondo un proprio calendario.
L’Istituto San Luca sostiene inoltre la proposta della supervisione, nata nel 2007, per «leggere il proprio vissuto umano di prete – conclude don Zatti – rielaborarlo, con l’aiuto di un professionista, e vivere più integrati nel quotidiano».
Spiritualità
Dopo un triennio di sperimentazione, entra a far parte delle proposte di formazione permamente del clero l’itinerario per presbiteri sull’accompagnamento spirituale e la spiritualità diocesana. Il percorso prevede l’esperienza degli esercizi della vita ordinaria (evo), nel primo anno, e la formazione al discernimento spirituale nei due anni successivi. «La proposta – spiega don Giuliano Zatti – ha preso spunto dalla richiesta dei giovani, a conclusione del Sinodo da loro vissuto, di avere a fianco “adulti significativi”. Il vescovo Claudio ha fortemente voluto questo percorso per formare presbiteri capaci di rispondere in maniera significativa alle domande di senso»
Villa Immacolata: esercizi per preti, religiosi e laici
Villa Immacolata propone, anche quest’anno, gli esercizi spirituali settimanali. Sono rivolti quasi tutti a sacerdoti, diaconi, religiose, religiosi e laici. La prima proposta dell’anno pastorale sarà dall’8 al 12 novembre su “Giobbe. Incontrarsi con Dio nella sofferenza” con padre Gianni Cappelletto, minore conventuale. Per informazioni e iscrizioni: www.villaimmacolata.net