Fiesso d'Artico. La comunità “investe” sulla preghiera condivisa
Giro di boa autunnale per la comunità di Fiesso d’Artico che, reduce dai mesi estivi in cui ha affrontato la sfida del grest, ora si prepara a nuove esperienze di fede e condivisione.
La prima occasione gioiosa è offerta dalla professione religiosa di suor Annarita Gentilezza – tenutasi sabato 17 a San Vito Romano – che da novizia ha trascorso un lungo periodo presso la parrocchia rivierasca. «Nonostante non sia più attiva la scuola dell’infanzia – spiega il parroco, don Massimo Donà – le Figlie di nostra Signora dell’eucaristia sono una presenza importante nella nostra parrocchia, nell’iniziazione cristiana e in tutta la vita pastorale».
Di particolare interesse sono poi gli incontri di preghiera che si tengono al mercoledì, ogni quindici giorni, alle 21. Organizzati dall’equipe di evangelizzazione parrocchiale, rappresentano un’importante occasione di riflessione per tutti i fedeli. «Durante il lockdown – ricorda ancora il parroco – abbiamo assistito al levarsi della preghiera dalle nostre case. L’idea è nata dalla consapevolezza che alcuni avrebbero potuto trarre giovamento dalla condivisione della preghiera e dall’apprendimento di pratiche quali l’esicasmo che ha guidato la devozione cristiana fin dai tempi dei padri del deserto. È un’iniziativa che si inserisce bene accanto all’adorazione eucaristica che perdura nella nostra comunità da 18 anni».
In attesa che possano ripartire i gruppi per i giovani, i più penalizzati dai lunghi mesi di distanziamento sociale, un’altra iniziativa di preghiera è rivolta al mondo delle famiglie. «Una volta al mese – conclude don Donà – la “preghiera per la vita” è l’espressione di un gruppo di mamme per promuovere l’importanza della vita dal principio alla fine. Un’esperienza rivolta anche alle donne che sono in procinto di diventare mamme e a quante vorrebbero diventarlo».